ASOLA L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Raffaele Favalli, ha destinato la somma di 30mila euro all’affidamento alla Società archeologica Srl di Quingentole, esperta e particolarmente qualificata nel settore, per i lavori di assistenza archeologica del cantiere relativo al primo stralcio del restauro e risanamento conservativo dello storico teatro Sociale. I lavori sono iniziati già da alcuni mesi e le fasi preliminari di scavo hanno evidenziato alcune emergenze di natura archeologica. Nella zona del palcoscenico, infatti, sono venute alla luce almeno cento sepolture risalenti, probabilmente, a un periodo compreso tra il 1100 e l’inizio del 1800 circa. Si tratta di sepolture che lì erano state collocate dal momento che proprio in quel punto si trovava la chiesa di Sant’Erasmo, antico luogo di culto castrense (che faceva parte di quello che fu il castello e la fortificazione asolana) di cui si trova traccia già in antichi scritti. Proprio su quella chiesa venne realizzato l’attuale teatro sociale e ora, durante i lavori, sono venute alla luce per lo meno cento antiche sepolture.
Per coordinare le operazioni si è costituito un team dedicato di cui fanno parte il soprintendente Gabriele Barucca, il funzionario della Soprintendenza Leonardo Lamanna, il direttore di scavo Alberto Manicardi, il direttore dei lavori Pietro Triolo e il responsabile unico del procedimento Paolo Montanarini. I lavori di restauro dello storico teatro Sociale della cittadina del Chiese proseguiranno, intanto, parallelamente agli scavi archeologici nell’area interessata.
Restauro del teatro sociale, il Comune stanzia 30mila euro
La somma dopo il ritrovamento di antiche sepolture