San Giorgio: servizio pasti alla scuola di Gazzo, via all’adeguamento della struttura

SAN GIORGIO BIGARELLO Dal prossimo anno scolastico, tutti i giovani studenti della scuola elementare di Gazzo potranno accedere al servizio mensa in maniera univoca e senza distinzione, tramite la distribuzione dei pasti direttamente, come si suol dire, dalla pentola alla scodella. Entrando nel merito della questione infatti, fino all’anno scorso i pasti scolastici degli alunni della primaria di Gazzo sono stati serviti secondo una differente logica a causa dei ridotti spazi disponibili all’interno della struttura. Tale fatto, poiché al piano superiore dell’edificio, almeno per il momento, non vi è alcun luogo in grado di ospitare un carrello e gli strumenti necessari per la distribuzione dei piatti attraverso il cosiddetto scodellamento. I bimbi del piano terra accedevano al pranzo tramite questo tipo di servizio, mentre i piccoli del secondo, a differenza, pranzavano grazie a monoporzioni già predisposte. Una situazione che ha naturalmente acceso la polemica tra le famiglie e i genitori e per la quale, il nuovo sindaco Davide Dal Bosco è fin da subito intervenuto con l’intento di arginare la disparità di trattamento non voluta, ma dovuta, lo ribadiamo, alla mancanza dei giusti spazi. L’amministrazione ha infatti avviato i lavori di manutenzione straordinaria, del valore complessivo di 16mila e 500 euro, con l’intento di realizzare un piccolo spazio da destinare alla distribuzione del cibo per scodellamento, anche al secondo piano dell’edificio scolastico. Questo, come detto, permetterà a tutti i bambini iscritti alla primaria di Gazzo, di vedersi serviti il pranzo esclusivamente dal carrello e non più tramite consegna di monoporzioni. Al pari di ciò, l’amministrazione, provvederà anche a sostituire l’ascensore attualmente presente, con un nuovo impianto. «Tutti i bimbi della primaria di Gazzo potranno accedere al pranzo nella stessa maniera – ha spiegato il sindaco. Prossimamente, installeremo anche un nuovo ascensore, perché vogliamo che i nostri alunni e i professionisti si muovano in spazi sicuri e curati».