BORGO VIRGILIO Tempo di bilanci anche per l’attività del 4° settore – con riferimento al mandato 2014-2019 dell’amministrazione Comunale di Borgo Virgilio guidata dal sindaco Alessandro Beduschi – che risulta composta dai servizi rivolti alla persona e dagli interventi a favore dell’associazionismo. L’intero periodo è stato fortemente caratterizzato dal perdurare della crisi economica e dalle difficoltà degli enti locali di gestire i servizi con risorse spesso non sufficienti. «Sempre più spesso il servizio si è trovato ad affrontare situazioni di multi-problematicità, ovvero casi di cittadini che vivono, contemporaneamente, più di una difficoltà. L’aggravarsi della crisi ha avuto ripercussioni importanti sulla vita delle persone e delle famiglie evolvendosi in forme di disagio sociale alle quali l’amministrazione ha fatto fronte tutelando in primo luogo le fasce più deboli della popolazione, sia garantendo adeguati stanziamenti in bilancio, sia attivando nuove risorse ed energie provenienti dalla società civile e dal mondo del volontariato – ha osservato l’assessore ai servizi sociali Teresa Amatruda -. Il percorso di fusione intrapreso nel 2014 ha visto da subito un robusto lavoro di integrazione di servizi e di omogeneizzazione delle procedure, delle modalità di erogazione e di tutti gli aspetti utili alla creazione del Comune di Borgo Virgilio. Il mantenimento operativo delle due sedi comunali non solo ha garantito i precedenti orari di apertura ma ha anche favorito la rotazione del personale; così facendo sempre più cittadini hanno potuto accedere ad entrambi gli sportelli indipendentemente dalla residenza, cosa che ha permesso loro di interfacciarsi con gli operatori preposti superando così la logica di appartenenza ad uno specifico territorio». Lo strumento del monitoraggio in uso al 4° settore ha permesso di tenere monitorato con cadenza annuale il numero degli accessi, le tipologie dell’utenza, il tipo di problema presentato e le possibili risposte all’utente. Esemplificativi sono in questo senso i dati: 1579 accessi nel 2014; 1989 nel 2015; 1655 nel 2016; 1858 nel 2017; 1927 nel 2018. «Accedono più donne che uomini e la fascia di età più rappresentata è quella compresa tra i 30 e 60 anni, mentre i cittadini extracomunitari che vi accedono rappresentano circa il 26% del totale – fa notare Amatruda -; il problema maggiormente rappresentato riguarda l’area dei “problemi economici” che si rivela trasversale a tutte le tipologie di utenza. Con notevole impegno sono stati mantenuti gli standard gestionali dei servizi, omogeneizzando le tariffe dei due precedenti comuni e applicando tariffe individualizzate rispondenti alle normative Isee e definite con la collaborazione della società Clelius di Trento. La strada tracciata è importante perché ci ha consentito di aiutare parecchie famiglie, per questo spero di poterla proseguire mettendoci ancora più impegno». Anche l’apporto del volontariato e degli operatori del terzo settore è risultato strumento fondamentale per la gestione dei servizi sociali, delle attività ricreative e di intrattenimento.
Matteo Vincenzi