San Biagio Mai come in questo caso il famoso detto popolare “anno nuovo, vita nuova” trova la sua effettiva veridicità. Se per molti il 2019, almeno inizialmente, non si aprirà con sostanziali novità, per il 27enne ingegnere informatico sanbiagino Dario Stabili il nuovo anno porterà con sé una opportunità lavorativa non indifferente, che non poteva che essere colta al volo dall’ambizioso giovane. La data cerchiata in rosso sul calendario è quella del prossimo 13 gennaio, giorno in cui Dario partirà alla volta di St.Louis, metropoli americana che conta oltre trecentomila abitanti, situata nel Missouri lungo il fiume Mississippi. Sarà proprio negli Stati Uniti, e più precisamente per la Washington University, che il 27enne, attualmente dottorando all’Università di Modena e Reggio Emilia, avrà la possibilità di approfondire per qualche mese studi e ricerche nel settore che da sempre lo appassiona: la cybersecurity in ambito automotive. A spiegarci di cosa si tratta è stato il diretto coinvolto: «Gli attacchi informatici, recentemente, hanno iniziato a prendere di mira anche l’industria automobilistica e in particolare chi si è specializzato a produrre veicoli connessi e con capacità di guida autonoma. Alcuni ricercatori americani hanno dimostrato come, sfruttando vulnerabilità presenti nel codice presente sulle centraline di veicoli di fascia medio-alta, sia possibile controllare il veicolo con un semplice computer. La car cybersecurity è la priorità che si cerca di perseguire da parte dell’industria automobilistica». L’idea di trasferirsi per qualche mese nel paese a stelle e strisce è nata a margine di un incontro con il prof. Bruno Sinopoli , personaggio piuttosto noto nel campo, la scorsa estate, quando lo stesso aveva tenuto un seminario sull’argomento presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. «Assieme ai miei tutor scientifici, il prof. Michele Colajanni e il prof. Mirco Marchetti , abbiamo imbastito la collaborazione e ho deciso piuttosto in fretta. Non avendo particolari imposizioni di tempo ed orari, avrò la possibilità di portare avanti le collaborazioni che ho iniziato qua e di iniziarne di nuove assieme ai futuri “colleghi” di laboratorio. L’obiettivo principale è comunque quello di arrivare a pubblicare qualcosa sull’argomento sulle riviste di settore o per conferenze di livello, anche se per quanto riguarda l’Italia le prime sono maggiormente considerate». Non resta quindi che fare le valigie e prepararsi all’avventura: «So per certa la partenza ma non il ritorno (che comunque dovrebbe essere a luglio), anche perché il 31 ottobre prossimo termina il dottorato e dovrò iniziare a preparare la tesi. Terminata questa scadenza deciderò se continuare a fare ricerca presso aziende di settore o continuare in università nella speranza di perseguire il sogno di avere una cattedra un domani. Logistica e affitto sarà tutto a mio carico, la prima idea che mi dovrò fare sarà quella relativa al costo della vita. Nel tempo libero avrò l’imbarazzo della scelta: senza ombra di dubbio visiterò la città che mi ospita, quelle attorno e in programma c’è già un “rendez-vous” tra amici con un compagno di corso che lavora a San Francisco». Le idee, Dario, le ha ben chiare, non resta che augurargli le migliori fortune. See you soon!
Giacomo Lasagna