VIADANA La lista civica Viadana Democratica scopre le carte in vista delle prossime elezioni: il candidato sindaco sarà Silvio Perteghella.
Una investitura proposta da Sofia Orlandelli, Dimitri Bellini, Daniele Mozzi, Bruno Bartolucci, Elda Manfredi e Mara Saccani concordi nella scelta: «Vista l’impossibilità al momento di concretizzare alleanze – spiegano – abbiamo deciso di proporre la candidatura a sindaco dell’attuale consigliere comunale Silvio Perteghella – attualmente ai banchi d’opposizione a Palazzo Matteotti – per non farci trovare impreparati in vista delle prossime elezioni. Siamo al tempo stesso aperti alla realizzazione di una coalizione civica sulla base di un programma preciso nell’interesse della città». Su alleanze mai nate la precisazione: «Abbiamo tentato invano una mediazione con altre forze politiche; con la dott.ssa Zaffanella (in corsa per il Pd e una civica autonoma ndr) e successivamente con il M5S, proponendo a questi ultimi una lista comune con un candidato che potesse essere la sintesi tra le due liste».
Un’esperienza, quella della civica, nata il 31 gennaio 2015: «Sono stati anni intensi in cui crediamo di aver dato una degna e visibile rappresentanza ai problemi della comunità viadanese e del territorio. Oggi ci accingiamo a ripresentarci alla prossima scadenza elettorale certi che la situazione socio economica della nostra città non sia affatto migliorata». Nel mirino l’attuale amministrazione: «Crediamo che abbia sonoramente fallito, molti dei problemi attuali nel 2015 sono ancora irrisolti, la situazione economica delle famiglie non è migliorata, i servizi sanitari stanno subendo tagli da parte della giunta regionale, le opere pubbliche che dovevano essere realizzate o ricostruite come il Palasport sono l’emblema di una città ferita a morte da una giunta imbarazzante». Preoccupazione per le finanze dell’ente che «rischiano di subire gravi contraccolpi negativi nel prossimo futuro derivanti da contenziosi milionari in corso, (Rete Gas e Piazzale Libertà) che l’amministrazione sta celando».
Lorenzo Costa