Viadana: dopo due anni di attesa al via i lavori sull’arginello

VIADANA I lavori di sistemazione dell’arginello di Bocca Chiavica prenderanno il via nelle prime settimane del 2026. La conferma arriva dal consigliere regionale Marco Carra, dopo un confronto con Gaetano La Montagna, direttore di Aipo.
La notizia segue le proteste dei cittadini di San Matteo, che da giorni chiedevano interventi sul tratto arginale chiuso da quasi due anni. «I residenti non avevano ottenuto risposte dalla maggioranza regionale – spiega Carra -, così ho deciso di interessarmene personalmente, interpellando Aipo. La Montagna mi ha assicurato che i lavori inizieranno con il nuovo anno».
Il consigliere ha ricordato le tappe della vicenda e l’impegno per portare le istanze del territorio a Palazzo Lombardia. Dopo diverse segnalazioni, Carra aveva presentato un emendamento da 500mila euro all’assestamento di bilancio di luglio, poi bocciato. Successivamente, però, la Regione ha stanziato i fondi a inizio settembre. Dopo un periodo di stallo, nuove iniziative hanno sbloccato la situazione. «Da settembre nulla si era mosso – aggiunge Carra – e sono arrivate ulteriori proteste dei cittadini, alle quali nessuno aveva risposto. Ho quindi interpellato La Montagna e ricevuto conferma dell’avvio dei lavori con il nuovo anno».
L’esponente d’opposizione a Palazzo Lombardia sottolinea che il risultato è frutto della mobilitazione dei cittadini e del lavoro consiliare: «La vicenda era ferma da quasi due anni. Questo risultato va monitorato per evitare che diventi uno dei tanti annunci che si perdono nel vuoto, come accaduto per l’arginello franato tra Serravalle a Po e Sustinente». Carra conclude ricordando l’importanza dell’intervento: «Se il tratto arginale del Viadanese sarà sistemato, sarà una vittoria per il territorio e per la mobilitazione generale. Continueremo a seguire i lavori fino al loro completamento. Con lo stanziamento di 500mila euro – conclude Carra – si potrà risolvere una questione di sicurezza e infrastrutturale fondamentale, senza ricorrere a risorse ingenti».