Vince 500 euro alle slot e viene subito aggredito, alla sbarra in due

Accusati di rapina in concorso un 28enne e un 24enne di Guidizzolo

tribunale1

GUIDIZZOLO  Aveva appena vinto una bella sommetta giocando alle slot machine quando, sulla strada verso casa, era stato aggredito e derubato da suoi compaesani. Vittima di quell’episodio violento era stato un operaio 51enne residente poco fuori Guidizzolo. Per quel fatto erano così stati rinviati a giudizio in quattro, tutti accusati di rapina in concorso. La posizione di due soggetti però, all’epoca infra 18enni, era stata presa in carico dal tribunale dei minori di Brescia. Gli altri due invece, un 28enne e 24enne entrambi italiani, erano finiti alla sbarra direttamente davanti al collegio dei giudici. I fatti a loro ascritti risalivano alla notte tra il 10 e l’11 settembre 2015: in tale circostanza il gruppetto, dopo aver assistito alla vincita da 500 euro effettuata al bar Mirage di Guidizzolo dal 51enne, avrebbero deciso di attenderlo davanti casa per derubarlo della somma. L’uomo infatti come raccontato ieri mattina da lui stesso in aula, dopo aver trascorso qualche ora all’interno del locale pubblico si stava apprestando a rincasare in sella alla sua bicicletta. Lungo il tragitto però aveva notato una Citroen C3 nera superarlo. Arrivato quindi a poca distanza dalla sua abitazione si era trovato quella stessa auto ferma a lato della carreggiata e 4 individui che a braccia conserte lo stavano attendendo. Si trattava degli stessi avventori che poco prima gli avevano chiesto di brindare alla vincita pagando loro da bere. L’operaio però aveva preferito rifiutare l’invito. Una volta al loro cospetto la parte offesa era stata malmenata e nel tentativo di sottrarsi al furto del portafogli era scappato a piedi: giunto a casa aveva quindi allertato i carabinieri. Gli aggressori però non riuscendo a mettere le mani sul denaro se n’erano andati nascondendogli la bicicletta. Qualche giorno dopo, sempre secondo il suo racconto, uno degli imputati lo avrebbe minacciato di morte se non avesse ritirato la querela. Una vicenda quella affrontata in sede giudiziaria secondo il pubblico ministero, incompleta dal punto di vista del capo d’imputazione. Secondo il togato infatti agli imputati andrebbero contestate anche le lesioni, le minacce e la tentata rapina del portafogli. Verbalizzata la contestazione la seduta è stata quindi aggiornata al prossimo 20 maggio per la prosecuzione.