MANTOVA Deboli infiltrazioni di aria un po’ più fresca da est hanno evitato al fine settimana la graticola africana di mercoledì e giovedì scorso. In città dai 38/39 gradi di giovedì la temperatura si è così abbassata ai 35° di venerdì e ai 33° di sabato. Ieri la temperatura è tornata però a salire oltre i 34°, segno che l’alta pressione africana è tornata a darsi da fare.
Si è trattato infatti solo di una tregua. La settimana riproporrà molto sole e temperature ancora una volta molto elevate, sebbene su valori più bassi rispetto a quelli estremi raggiunti nei giorni scorsi. D’altra parte il gran caldo affermatosi non è così facile da disperdere; servirebbe una spallata atlantica di quelle serie, ma a questo punto entrerebbero in scena fenomeni temporaleschi estremi visto lo scarto termico che si verrebbe a creare.
Grazie alla migrazione dell’alta pressione delle Azzorre verso le isole britanniche, da oggi affluirà sull’Europa centrale aria molto meno calda che lentamente proverà a raggiungere anche il Mediterraneo. Valicare le Alpi non sarà facile. Oggi è prevedibile ancora tanto sole con termometro attorno ai 35 gradi nelle ore più calde e sui 25° all’alba, il momento più fresco della giornata. Pur tuttavia, deboli infiltrazioni di aria fresca in quota potrebbero permettere lo sconfinamento in pianura dei temporali che nelle prossime ore si svilupperanno sulle Alpi. La probabilità che raggiungano il mantovano è al 50%. Non saranno in ogni caso fenomeni in grado di agire più di tanto sulle temperature; anche domani il termometro si porterà di nuovo sui 34/35° con netta prevalenza di sole. Dalla serata tornerà di nuovo il rischio di temporali, elevato anche nella notte.
Mercoledì farà quindi un po’ meno caldo. L’affermazione dell’alta pressione delle Azzorre tra giovedì e domenica manterrà tuttavia condizioni di cielo soleggiato e clima afoso (ma non estremamente caldo) almeno fino all’inizio della prossima settimana. Insomma, nessuna prospettiva di clima più fresco a breve e medio termine.
Stiamo entrando del resto nel mese statisticamente più caldo dell’anno, divenuto sensibilmente più caldo rispetto al passato a partire dall’inizio degli anni Duemila. Rarissimi sono ormai i mesi di luglio nella media o più freschi del normale; L’anno scorso il mese era stato a Mantova tutto sommato in linea con gli standard e senza estremi (tre giornate con temperature massime pari o superiori a 34°). Tutto sommato nella norma era stato anche quello del 2017.
Diverso fu il comportamento del luglio 2015, il terzo più caldo degli ultimi cent’anni. Temperature elevatissime caratterizzarono soprattutto la seconda metà del mese, quando il termometro superò stabilmente i 36 gradi per nove giornate consecutive fino a toccare quota 39° il giorno 22 (diverse stazioni a 40°). Non si trattò di un caso isolato: negli ultimi 15 anni l’estate ha mostrato una preoccupante tendenza al riscaldamento con lunghi periodi con massime sempre superiori ai 32 gradi. Lo testimonia il fatto che ben quattro dei cinque mesi di luglio più caldi dal dopoguerra ad oggi appartengono agli ultimi dieci anni.
Caldissimi erano stati anche il luglio del 2013, quando la massima mensile aveva raggiunto i 37,5°, e quello del 2012, con nove giornate consecutive con massime oltre i 34 gradi e un picco di 38°.
Alessandro Azzoni