MANTOVA La primavera soffierà la sedia all’inverno. Un vasto anticiclone dal cuore subtropicale abbraccerà da oggi e per tutta la settimana l’intera Europa centromeridionale. Scontati gli effetti su tutta l’Italia. Esaurito il flusso di aria umida sudoccidentale che da giorni tende ad ingrigire il cielo fino alle medie quote, specie in mattinata, da domani il cielo si presenterà sempre sereno o poco nuvoloso con un netto aumento delle temperature massime che in talune zone dall’area padana potranno sfiorare anche i venti gradi a partire da mercoledì.
Sarà un’alta pressione massiccia, di quelle che difficili da rimuovere, alimentata da correnti nordafricane in quota decisamente miti. Creerà un vero e proprio muro opposto al flusso perturbato atlantico assicurandoci un’intera settimana di bel tempo. Il soleggiamento atteso e la compressione dell’aria garantiranno di conseguenza un forte aumento termico. Dai 15 gradi di oggi pomeriggio saliremo a 16/17° domani e per arrivare sui 18/19° tra mercoledì e sabato, ovvero su valori da fine marzo. Il raffreddamento notturno produrrà tuttavia foschie dense e banchi di nebbia nelle zone di pianura, specie nel primo mattino.
Gli effetti dell’alta pressione si faranno sentire soprattutto in quota. L’aria calda che accompagna l’anticiclone porterà lo zero termico a quote molto elevate e prossime ai 4 metri facendo inevitabilmente destabilizzare il manto nevoso alle quote sottostanti.
Il lato negativo della situazione prospettata sta nel notevole peggioramento della qualità dell’aria, per altro già pessima da diversi giorni. Quella di ieri è stata la settima giornata consecutiva con polveri sottili oltre il limite di 50 microgrammi per metro cubo, ma soprattutto la quarta consecutiva con valori medi giornalieri oltre gli 80. Con il rinforzo dell’alta pressione andrà sicuramente peggio. Tutta la settimana vedrà infatti concentrazioni medie fra 90 e 150 microgrammi su tutta l’area padana, con marcata concentrazione nelle ore pomeridiane e serali (attesi picchi orari fino a 200).
La persistenza dell’alta pressione inibirà qualsiasi tipo di precipitazione. Molto probabile quindi che febbraio chiuda senza ulteriori precipitazioni rispetto ai 27 millimetri totalizzati fino ad oggi, una quantità pari a poco più della metà della media.
Per il terzo anno consecutivo febbraio paleserà insomma una forte anticipo della primavera. Anche l’anno scorso, nella cornice del terzo febbraio più mite dagli ultimi cinquant’anni, nella terza decade del mese si registrò una forte accelerazione primaverile con temperature diurne che in tutto il corso del mese si sono mantenute sempre al di sopra degli 11 gradi (otto giornate con massime oltre i 15°) e una massima assoluta di 19°. Temperatura massima mensile ancora più elevata nel febbraio del 2019: 21 gradi, un valore vicino al record di 22° del 1990. Incredibili, infine, i 27 gradi raggiunti in città il 2 marzo 2008.
Alessandro Azzoni