ASOLA – Tutti pensano che l’uso delle droghe pesanti sia ormai solamente un ricordo del passato, che ingiallisce come le foto dei giovani degli anni ’70 e ’80 che facevano uso di sostanze stupefacenti pesanti e velenosissime come l’eroina. Ma in realtà proprio l’eroina ormai da alcuni anni sta tornando a far parlare di sé dal momento che è tornata di moda anche tra giovani e giovanissimi.
Del resto ci sarà pure un motivo se, come noto e come riportato più volte da quotidiani e telegiornali nazionali, a Rogoredo, alle porte di Milano, esiste quello che viene chiamato “bosco della droga”: un bosco a poca distanza dalla stazione ferroviaria della cittadina lombarda che, nel più totale degrado e abbandono, è diventato una delle più grandi piazze dello spaccio a livello europeo, con centinaia di persone che ogni giorni vi fanno riferimento per rifornirsi di sostanze stupefacenti – nella maggior parte dei casi eroina e droghe dello stesso tenore.
In un contesto del genere, dove droghe che si pensava ormai fossero un lontano ricordo del passato, a volte sono coinvolti anche i piccoli centri di provincia.
L’ultimo caso risale a circa una settimana fa, quando i carabinieri della stazione di Asola si sono trovati alle prese con una situazione sostanzialmente borderline. Verso sera infatti diversi cittadini, piuttosto allarmati, hanno chiamato proprio il 112 per segnalare come nei pressi della stazione ferroviaria della cittadina, due persone piuttosto male in arnese stessero allestendo una sorta di banchetto per la preparazione di sostanze stupefacenti.
Quando i militari sono giunti sul posto si sono trovati di fronte due ragazzi poco più ventenni che avevano già preparato tutto il necessario per iniettarsi eroina in vena: la sostanza stupefacente, aghi, siringhe già usate e via dicendo. Non solo. I due giovani stavano preparando anche una sorta di giaciglio probabilmente per passarvi la notte. Tutto ciò non in qualche angolo malfamato di una città metropolitana, ma di fronte alla stazione ferroviaria di Asola.
I due hanno rispettivamente 28 e 25 anni. I carabinieri hanno trovato e poi sequestrato due siringhe già usate, due aghi, una fiala, laccio emostatico e 1,01 grammi di eroina. I due giovani sono stati segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti ai nuclei operativi tossicodipendenti delle province di Mantova e di Brescia.
I carabinieri dal canto loro ringraziano i cittadini che hanno inviato le segnalazioni e invitano tutti a mantenere alta l’attenzione nei confronti di un fenomeno che, ancorché pericolosissimo, è ormai tornato di moda.