CAPO D’ORLANDO (ME) Una sconfitta che brucia quella incassata al cospetto dell’Orlandina di dalla Staff Mantova. Spiace davvero perchè i biancorossi hanno lottato contro una big del girone Verde, trascinata da uno scatenato Floyd, e la battuta d’arresto si è concretizzata nel supplementare. Passo falso quindi nella prima di ritorno, in questo campionato dalle giornate rivoluzionate a causa dell’emergenza sanitaria.
«Quando si perde non è mai bello – afferma coach Emanuele Di Paolantonio – Non avevo dubbi che ci sarebbe stata una reazione dopo il kappaò del turno precedente con l’Assigeco a Piacenza. In Sicilia siamo riusciti a prevalere in tre dei quattro quarti e c’è stata solo qualche difficoltà nel secondo. I ragazzi non si sono disuniti, bensì hanno prontamente reagito riuscendo a fare la loro gara contro un avversario molto forte che giocava in casa. Hanno fatto bene su un campo difficile, arrivando a giocarsi tutto al supplementare, da noi affrontato senza i playmaker perchè gravati di falli. Ci sono mancate purtroppo le rotazioni che, ovviamente, quando si gioca punto a punto, diventano importanti e al contempo determinanti». Nella gara d’andata al Grana Padano Arena la compagine del presidente Adriano Negri, poco più di un mese fa, aveva vinto per 81-70. La Staff torna in campo mercoledì nel turno infrasettimanale e ospiterà (ore 18.30), per la seconda di ritorno, l’Urania Milano. Poi domenica sarà di scena a Udine (ore 18), per la terza gara stagionale contro i friulani tra campionato e Supercoppa. «Meglio comunque pensare a un avversario per volta – conclude Di Paolantonio – Mercoledì c’è l’Urania. Non è un impegno facile. Dobbiamo mettere in campo il carattere e il gioco di squadra visti a Capo d’Orlando. Ma questa volta, tra le mura amiche, dobbiamo ritornare al successo». Intanto al termine della gara, la Procura Federale ha aperto un’indagine al fine di verificare eventuali condotte e/o comportamenti rilevanti sotto un profilo disciplinare tenute dal giocatore Flavio Gay dell’Orlandina nei confronti del giocatore Marco Ceron (Staff). Pare che i due giocatori durante il match si siano “punzecchiati”. Su Instagram Ceron ha pubblicato un lungo sfogo, scrivendo frasi rivoltegli da Gay in riferimento all’infortunio alla testa del 2018 che aveva rischiato di mettere fine alla sua carriera: “Mi sembra che la testa te l’hanno già spaccata”. L’atleta dell’Orlandina, sempre sui social, ha affermato di essere stato provocato, chiedendo poi scusa per la frase.