Calcio a 5 Serie A – Il Saviatesta si arrende a Catania: terzo ko di fila, ma la prestazione è da applausi

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Catania Il Saviatesta esce sconfitto a testa alta dal PalaCatania, dove la Meta – campione d’Italia in carica e capolista – conferma la propria forza e infligge ai virgiliani la terza battuta d’arresto consecutiva. Una partita che ricalca, per dinamica, il copione già visto contro la Feldi Eboli: Mantova parte bene, passa in vantaggio, ma poi subisce la rimonta. Mister Milella, per giunta, deve fare i conti con un Wilde a mezzo servizio, e l’assenza pesante si sente soprattutto nel momento di maggiore pressione offensiva. Ma la prestazione, soprattutto nel secondo tempo, è stata eccellente.
Andiamo in cronaca. L’avvio è promettente. Al 7’ Cabeca vince un rimpallo con Podda, si apre lo spazio e scarica un destro violento sotto la traversa: un gol fantastico che vale lo 0-1 e gela i tifosi di casa. Passano pochi secondi e il Catania sfodera la sua arma segreta: il portiere Siqueira avanza e lascia partire un bolide destinato all’incrocio, ma Casassa compie una parata monumentale. Al 10’, però, il Catania trova il pari. Prima Casassa si oppone due volte, ancora a Siqueira e poi a Silvestri, ma sul successivo corner di Pulvirenti arriva il sinistro al volo di Turmena, gesto tecnico impeccabile che vale l’1-1. L’inerzia si sposta, e il minuto 14 diventa un incubo per il Saviatesta: prima Musumeci firma il sorpasso con una puntata in diagonale che sorprende Casassa; poi, appena venti secondi dopo, arriva la beffa. Cabeca, in ripiegamento difensivo, tenta un anticipo ma colpisce male e spedisce la palla nella propria porta, un autogol clamoroso che vale il 3-1 e indirizza la partita.
La ripresa si apre con il Catania ancora pericoloso: Bocao pesca Podda con un filtrante delizioso, scavetto che accarezza la parte alta della traversa. Al 24’ Turmena scarica un missile da fuori, Casassa ci arriva quel tanto che basta per deviare la palla, che stavolta si stampa in pieno sul legno orizzontale. Subito dopo un blackout parziale al palazzetto lascia una metà campo in penombra: il gioco prosegue, ma il match vive una fase confusa e avara di emozioni. Il Mantova torna a farsi vivo al 30’ con un affondo del solito Cabeca, che costringe la difesa siciliana al salvataggio in extremis. Al 31’ mister Milella decide di giocarsi il tutto per tutto inserendo Caique come portiere di movimento. La pressione porta a una grande occasione al 34’, quando Misael calcia a botta sicura ma Siqueira salva con un riflesso decisivo. Il Catania risponde al 37’ con Sacon, che spreca il possibile 4-1 con un leziosismo di troppo, mentre un minuto dopo, sul fronte opposto, è Caique a fallire da due passi l’occasione che avrebbe riaperto il match. Il Mantova mantiene il power play e ha il merito di provarci fino alla fine, ma il risultato non cambia più. Finisce 3-1: una sconfitta onorevole, maturata in una manciata di secondi nel primo tempo, ma la prestazione complessiva lascia segnali incoraggianti. Il calendario tuttavia non concede tregua: venerdì prossimo al PalaSgu arriverà il Napoli, altro avversario di altissimo livello (ieri ha battuto Eboli) nel ciclo di ferro che attende il Saviatesta.