MANTOVA Brasiliano di passaporto, mantovano nel cuore. Qualche giorno fa Leandro Leleco ha dato l’ultima, tangibile prova d’affetto alla città dove vive e gioca. Da volontario ha distribuito a domicilio le mascherine. «Volevo fare qualcosa di buono per i mantovani – racconta il capitano del Kaos – . Sono qui da tre anni e Mantova è diventata la mia città. Così ho inviato alla Prefettura la mia disponibilità alla consegna delle mascherine e mi hanno chiamato. La mia amica Elena Giannotta (preparatore atletico del Kaos, ndr) dice sempre: il bene fa stare meglio chi lo fa più di chi lo riceve. Ed è davvero così. Nel fare quel servizio sento di aver compiuto un bel gesto».
Con Leleco l’occasione è buona per parlare della chiusura anticipata della stagione di calcio a 5 (si attende solo l’ufficialità): «È una scelta giusta – commenta il brasiliano di Curitiba – . Non c’era il clima giusto per continuare. E poi la salute viene prima di tutto. Certo fa effetto ripensare a com’era la nostra vita fino a pochi mesi fa: l’altro giorno mi sono riguardato gli highlights delle nostre partite e mi è venuta la tristezza». In effetti, per il Kaos la prima stagione in Serie A ha riservato più di una soddisfazione: «A conti fatti – scherza Lele – , rimarrà nella storia solo per il virus! Al di là di questo, abbiamo vissuto tanti momenti belli, grazie allo splendido lavoro dello staff e dei miei compagni. Voglio ricordare le prime 7 partite senza mai perdere; e la grande reazione che abbiamo dimostrato dopo le 6 sconfitte consecutive. Il virus ci ha fermati sul più bello: ci saremmo qualificati ai play off, ne sono più che sicuro».
Passata la nottata, bisognerà pur ripartire. «È presto per parlarne – afferma il brasiliano – . Per quanto riguarda il Mantova, bisogna vedere se il Kaos confermerà il suo appoggio. Ma conosco bene la società, so che è ambiziosa e, in ogni caso, farà in modo di essere al via del prossimo campionato». Con Leleco? «La mia precedenza va sempre al Mantova. Sarà la prima, e spero unica, società con cui mi siederò al tavolo». Nell’attesa, il capitano frequenta corsi on-line e cerca un lavoro per l’estate. «Appena possibile – spiega – voglio far rientrare mia moglie dal Brasile. Ci siamo sposati e dopo pochi giorni è partita. Spero di rivederla presto».