MANTOVA Il Saviatesta prosegue la marcia in vetta alla classifica, in compagnia dello Sporting Altamarca, grazie alla vittoria ottenuta venerdì a Genova contro il CDM, la terza di fila, sesta (su sette) col minimo scarto. «In Liguria è stata una partita come tutte le altre – afferma bomber Misael, autore di una doppietta -. Sappiamo che non ci saranno sfide facili, perché chiunque ci affronta, se la gioca a viso aperto fino alla fine. La realtà è che gli altri sono esattamente al nostro stesso livello». Venerdì sera i biancorossi giocheranno il derby contro il Modena davanti al proprio pubblico. Di sicuro una spinta in più. «Per me è sempre lo stesso discorso: possiamo vincere o perdere contro tutti. Il nostro obbiettivo è preparare gara per gara e concentrarci al massimo». Con Mascherona e Donadoni, Misael è tra i pochi “reduci” della passata stagione in Serie A. «Ho deciso di rimanere a Mantova – spiega – perché mi hanno sempre trattato come uno di famiglia. Sin da quando sono arrivato, non mi hanno fatto mai mancare niente. E l’anno scorso, nel periodo in cui sono rimasto fermo per l’infortunio alla caviglia. la società mi ha offerto un contratto: per me ha significato davvero tanto. Ho capito l’importanza che avevo nel progetto Saviatesta. Sarebbe stato troppo facile lasciare una squadra appena retrocessa per tornare a giocare in A. Ho rifiutato altre proposte perché volevo dare il mio contributo per aiutare il Saviatesta a tornare nel massimo campionato. L’ho presa come una sfida personale: il mio obiettivo è quello di riportare la squadra nella categoria che merita».
«Il nostro punto di forza? Siamo una grande famiglia. Tutti i componenti della società sono appassionati di calcio a 5, a partire dal direttore Rondelli che tiene a noi calciatori come fossimo suoi figli. Poi c’è il presidente Remo Saviatesta che ci sta sempre vicino. Invece di guardare le partite da casa in televisione, è sempre in giro con noi. Infine, non posso non citare mister Milella: fa tanti sacrifici per aiutare la squadra a salire di livello e categoria. Per questo ritengo che la nostra vera forza siano tutti i componenti della squadra. I risultati arrivano perché abbiamo un gruppo di persone umili e questo, nel nostro sport così come in tanti altri, fa la differenza».