MANTOVA Dopo Eccellenza e Promozione, è stata la volta della Prima Categoria, che ieri sera si è confrontata col Crl nella call su zoom. A rispondere c’era il vicepresidente del Comitato Sergio Pedrazzini, che ha sostituito Carlo Tavecchio, a Roma per impegni istituzionali inderogabili. Il tema principale di cui si è parlato è ovviamente quello della ripartenza. Il Crl, ha proposto un format simile a quello già ventilato per Eccellenza e Promozione: girone unico di andata e una sola promozione, niente retrocessioni previste. Tutte le società hanno chiesto di chiudere la stagione, non ravvisando le condizioni per continuare. Grandi preoccupazioni sono state inoltre espresse per la circolare del ministero della salute, che rischia di bloccare per mesi tutti gli atleti guariti dal Covid. Tra gli interventi, particolarmente apprezzato quello del presidente del Curtatone Paolo Ferretti: «Non ha senso ricominciare, noi siamo favorevoli ad una ripartenza a settembre, non reputiamo corretto il format proposto: una sola promozione e nessuna retrocessione falserebbe completamente il campionato. Nessuno avrebbe stimoli a giocare, e parlo da ultimo in classifica a zero punti. Meglio riflettere sul da farsi nei prossimi mesi, per iniziare la stagione. Importante invece la ripartenza dei giovani, su quello bisognerebbe lavorare». Sulla stessa linea Gianni Massarenti, patron del Sermide: «Pensiamo a salvare il settore giovanile che è il futuro di tutti, perso quello non andiamo da nessuna parte. Voto per una sospensione senza se e senza ma. Ci vediamo a settembre». Di questo tenore anche gli interventi del Suzzara e del Gonzaga, rappresentati dai presidenti Palvarini e Bellini.
«Le prospettive non sono certo ottimistiche nemmeno per il futuro prossimo – scrive il Porto -. Un miglioramento drastico non lo presuppongono nemmeno gli organi competenti. Ripartire a marzo/aprile è impensabile».