CASTIGLIONE Il sì definitivo è arrivato in mattinata, nel pomeriggio di ieri la presentazione: il Castiglione riabbraccia un centrocampista di grande spessore come Enrico Chiarini, 29 anni, pezzo pregiatissimo del mercato, che lascia il Telgate e torna nel Mantovano. Per il ragazzo di Carpenedolo è il secondo capitolo in rossoblù: faceva parte della rosa che vinse la Serie D cinque stagioni fa. Poi in quell’estate la mancata iscrizione. Ma questa è un’altra storia.
«Una figura che avevamo già adocchiato l’anno scorso – svela il presidente Andrea Laudini – un colpo importante che sottolinea l’intenzione di fare bene. Stiamo lavorando su questo club, vogliamo riportare il Castiglione ai livelli che merita. Ora stiamo lavorando sulle strutture (come la club house, che sarà pronta all’inaugurazione per il mese di settembre ndr) e anche sul settore femminile, con 25 ragazze pronte a partire. Chiarini è la nostra ciliegina sulla torta, un acquisto portato a termine dal manager Manini e dal suo braccio destro Avogadro. Siamo ambiziosi, non ci accontenteremo della salvezza: già l’anno scorso avremmo potuto piazzarci in zona play off, se non ci fosse stato lo stop per il Covid. Per il 2020/21 il proposito è quello di alzare l’asticella». «Abbiamo riportato l’entusiasmo – dice il vicepresidente Giancarlo Perani – ogni settimana sono qui 85 bambini al Camp, che prosegue l’attività sportiva secondo le norme. Il lavoro di Avogadro e Manini procede secondo le indicazioni: un mix di giocatori di spessore e di giovani in grado di mettersi in mostra. Tutti legati al territorio. La squadra è fatta per il 90% manca ancora qualcosina. Sulla carta siamo competitivi, ma poi parlerà il campo». «Sono felicissimo di tornare qui, a Castiglione mi sento a casa – dice Chiarini -, incontro tanti ragazzi che già conoscevo come Mangili, Maccabiti e Guagnetti. Dopo due anni belli a Governolo, uno nel Bergamasco: mi fa piacere tornare nel Mantovano. Il mio ruolo? A Castiglione in passato ho fatto anche il terzino e il difensore, ma nelle ultime stagioni ho giocato a centrocampo. So essere un jolly, mi metto a disposizione». L’effetto nostalgia è garantito, come ricorda qualche tifoso: la rosa del Castiglione promette un torneo di alto profilo. «Ringrazio il presidente e il vicepresidente – dice Gianluca Manini, manager degli aloisiani – che ci hanno permesso di rinforzare la rosa. Abbiamo trattenuto e portato qui giocatori di personalità e grinta, legati alla maglia e al territorio. Dovremo confermarci sul campo». Cosa manca ora? «Nomi non ne faccio, ma un difensore e un attaccante arriveranno». Uno potrebbe essere Mambrin, l’altro Ghirardi, dalla Governolese. Ma ancora non c’è il via libera.