Calcio Eccellenza – Salomoni: “Castiglione, ritrova lo spirito di squadra”

Stefano Salomoni
Stefano Salomoni

CASTIGLIONE Compleanno amaro per  Stefano Salomoni: i 31 anni del forte trequartista, sono caduti proprio la scorsa domenica, 18 aprile, quando cioè il Castiglione è stato travolto al Lusetti dal Castegnato: un 2-5 senza appello per i rossoblù, che hanno incassato davvero una sconfitta pesante. Una delusione per tutto l’ambiente, non tanto per il ko, quanto per le dimensioni del punteggio e l’andamento della gara, che non ha avuto storia per almeno un’ora.
«E’ stata una partita strana – afferma – ci sono stati due episodi fondamentali: il loro 3-0 ci ha tagliato le gambe una prima volta. E’ dura trovarsi sotto di tre reti dopo solo trenta minuti, tra l’altro con soli tre tiri in porta degli ospiti. Non si può dire che ci abbiano messi all’angolo: il Castegnato è una bella squadra, ma ha saputo colpire in maniera chirurgica».
Nella ripresa, invece della reazione, è arrivato addirittura subito il poker, che ha seppellito ogni velleità o speranza: «Prendi tre gol del genere e sei arrabbiato, ma se poi torni in campo e subisci la quaterna dopo 40 secondi, è davvero finita».
Atteggiamento sbagliato, errori ripetuti da parte della squadra: «Domenica abbiamo dato un po’ l’idea di non esserci presi le nostre responsabilità: ognuno ha lasciato da solo il compagno, siamo stati poco “squadra”. Vero è che questa compagine ad inizio stagione ha cambiato tanto e certi automatisimi ancora non li ha, ma quando prendi cinque gol in casa non va bene e non ci sono alibi. Ognuno deve fare il suo, aiutando i compagni, specialmente i più giovani, quando fanno degli errori. E ci sono stati tanti sbagli dei singoli, ma non bisogna gettare la croce addosso a nessuno: quando perdiamo, lo facciamo tutti insieme». «I viola hanno giocato in velocità tagliando fuori la nostra manovra, con delle palle a scavalcare la difesa – questa l’analisi di Salomoni -, e noi abbiamo fatto ben poco per evitarlo: impariamo dagli errori e basta». La “ripartenza” è cominciata in salita, ripidissima: «Sono un’incognita totale queste partite: forse avremmo potuto essere un po’ più fortunati con il calendario: alcune squadre hanno preso giocatori che non si sono mai fermati perché per l’appunto scendono dalla Serie D. Altre società non si sono mai fermate, continuando con allenamenti di gruppo, seppure distanziati. E questo ha dato dei vantaggi considerevoli. Tra queste corazzate c’è anche la nostra prossima avversaria, la Leon».
Ma che Castiglione dobbiamo aspettarci, d’ora in avanti? Quello che avrebbe meritato di fare punti col Ciliverghe o quello travolto dal Castegnato? «Col Cili siamo stati squadra, mentre domenica, come dicevo prima, assolutamente no. Ma non siamo sicuramente quelli visti con i viola. Loro fortunati? Anche se fosse, bisogna andarsela a cercare, la fortuna».
Nemmeno la reazione dell’ultima mezz’ora fa molto testo: «Quando vinci con cinque gol di scarto è inevitabile abbassare il ritmo: stiamo analizzando tutte le situazioni di campo per cambiare rotta contro la Leon. E stavolta dobbiamo riuscire a darci tutti una mano. Il Castiglione è molto meglio di così».
Stasera si torna in campo agli ordini di mister  Manini: giro di tamponi per tutti come previsto dal protocollo.