OSTIGLIA Adesso è ufficiale: l’Ostiglia è stato ripescato in Seconda Categoria. Piazza d’onore nel campionato provinciale di Terza al momento del lockdown e pure nella graduatoria di ripescaggio, dietro all’Eden Esine. Al secondo giro, per il team di mister Simone Losi, è arrivato il momento di stappare lo champagne, che per la verità era già in frigorifero da qualche settimana.
Esultano dunque i biancazzurri, che dopo tre anni nell’ultimo livello calcistico, riportano una piazza storica del calcio mantovano in una categoria più degna del blasone.
Un’avventura nata quasi per scherzo nell’estate del 2017, quando la Dak non si iscrisse alla Promozione, dopo una salvezza sofferta ai play out. «Eravamo al bar una sera: con me Nicola Novi, Stefano Ballesini, Peter Moi. Un po’ per scherzo avevamo avuto l’idea di portare avanti il calcio di Ostiglia, che a livello di prima squadra rischiava di sparire – ricorda il direttore sportivo Marco Borsatti -. Ad un certo punto arrivò lo storico factotum del calcio ostigliese Giuliano Ruffoni. Fu lui a convincerci: in poche ore iniziammo a lavorare per costituire la società. Unimmo le forze con Stefano Gardona, che stava portando avanti il settore giovanile. In quell’estate partì l’avventura». Due anni di apprendistato, con un ultimo e un quinto posto nei due campionati prima del 2019/2020, interrotto per il Covid: Ostiglia ha sempre avuto il vanto e il merito, in quest’avventura, di poter costruire la squadra a “chilometri zero”: «Siamo stati anche avvantaggiati dal fatto che da sempre il paese sforna talenti calcistici, grazie al lavoro dell’Ags Hostilia prima e di tutte le realtà calcistiche che si sono succedute. Ricordo ancora le lacrime di Nicola Novi, ai tempi presidente e giocatore, dopo la prima vittoria in campionato. Ora siamo in Seconda e vogliamo tenercela stretta. L’obiettivo è salvarci, ce la siamo meritata». «Il successo del salto di categoria è di tutti coloro che hanno lavorato con noi per costruire questa realtà – aggiunge Borsatti -: in Seconda sarà difficile, ma proveremo a restare quello che siamo sempre stati. Un gruppo di amici dentro e fuori dal campo». Anche i rinforzi per la categoria superiore resteranno coerenti con la filosofia biancazzurra: Danny Bacchiega dalla Folgore Mirandola e l’ultimo colpo in ordine di tempo, Simone Rossini dalla Serenissima, sono della zona.