Asola Secondo pareggio a reti bianche consecutivo per l’Asola, nella trasferta di Rezzato. I biancorossi hanno sofferto l’intensità dei bresciani, riuscendo a mantenere la porta inviolata anche grazie alla prestazione superba del portiere Manuel Marcolini. «90 minuti molto combattuti: da parte nostra, ci aspettavamo e volevamo fare qualcosa in più. Per come si era messa la gara a causa di alcuni episodi, ci portiamo a casa un punto importante e che muove la classifica». Sullo 0-0 finale, come detto, c’è anche e soprattutto la firma dell’estremo difensore, che ha parato un penalty e salvato i suoi in altre occasioni: «È sempre bello parare un rigore. Tra l’altro l’ho parato a Franzoni, lo stesso giocatore a cui avevo parato un rigore tre anni fa. Ero quindi abbastanza convinto che avrebbe cambiato lato rispetto a quella volta e così è stato, per mia fortuna. Poi la partita si è aperta e ho fatto la mia parte, compiendo altri due o tre interventi utili per conservare il clean sheet». Con l’andata giunta quasi al termine, è tempo di bilanci: «Ho visto un torneo molto livellato. A parte forse Castelcovati, che comunque abbiamo battuto, e San Pancrazio, non ci sono formazioni davvero superiori alle altre. L’equilibrio che regna mantiene la classifica piuttosto corta. Ci sta mancando la continuità di risultati che ci porterebbe a fare il salto di qualità defintivo. Siamo sicuramente una squadra con del potenziale e difficile da affrontare. Resta però da capire la parte che potremo recitare in questa stagione. Vogliamo arrivare il più in alto possibile, naturalmente». Prima del giro di boa, derby con lo Sporting: «Mi aspetto un match importante contro un avversario di valore. Vogliamo chiudere il girone di andata al meglio, sorpassandoli. Non sarebbe male andare alla sosta con 22 punti: a inizio stagione potevano sembrare pochi, ma oggi ci terrebbero in gioco per il sogno playoff».









































