Calcio Serie B – Graziani spinge il Mantova: “E’ più forte dell’anno scorso. Serve solo un po’ di tempo”

MANTOVA «È il mio 22esimo anno al Mantova. Conosco tutto, perfino dove sono le ragnatele». Difficile, in effetti, trovare qualcuno più ferrato di Gabriele Graziani per parlare del club biancorosso. Dalla prima squadra in giù. La chiacchierata con Ciccio arriva nel giorno della presentazione della partnership tra Ferrari Motors e il settore giovanile biancorosso (vedi articoli in pagina), nella settimana che porta all’inizio del campionato Primavera 3. Il Mantova partirà sabato in casa, a Rodigo, contro la Pro Patria.
Gabriele, con che spirito e ambizioni affronti questa nuova stagione?
«Altissimi. Questo è il mio terzo anno da allenatore della Primavera. Ancora brucia il finale della scorsa stagione, con la promozione che ci è sfuggita nella finale play off. La nostra squadra è giovane e in gran parte cambiata, ma vogliamo essere competitivi. Poi c’è l’altro aspetto, centrale in ogni settore giovanile».
Ovvero?
«La crescita dei ragazzi in ottica futura. L’obiettivo è portare i ragazzi in prima squadra, o comunque far fare loro un’esperienza nei professionisti».
È risaputo il tuo senso di appartenenza al Mantova: come lo trasmetti ai ragazzi?
«Questo è un altro aspetto molto importante. Chi gioca nel Mantova deve capire il prima possibile cosa significhi vestire la maglia biancorossa. Alcuni già lo sanno perchè sono tifosi, che appena possono vanno a vedere la prima squadra. Negli ultimi quattro anni si è alzata sensibilmente questa consapevolezza, dalla prima squadra in giù. E ciò mi fa piacere».
A proposito di prima squadra, come giudichi l’inizio dei ragazzi di Possanzini?
«In linea con le aspettative. Il Mantova ha affrontato subito due corazzate come il Venezia in Coppa e il Monza in campionato: ci stava perdere. Poi una squadra alla portata come il Pescara, e ha vinto. Non ho visto la gara con l’Entella, ho letto che la prestazione non è stata brillante, ma ci può stare. Siamo solo all’inizio e non dobbiamo dimenticarci che la squadra è cambiata tanto rispetto allo scorso campionato. Il gioco di Possanzini è particolare e i nuovi hanno bisogno di tempo per assimilarne i concetti. Dunque, qualche inciampo in questa prima fase rientra nella logica. Adesso arriveranno partite importanti e io sono convinto che la squadra farà bene».
Dove può arrivare il Mantova, secondo te?
«Penso che in questi tre anni il presidente Piccoli, Botturi e Possanzini abbiano fatto cose straordinarie. Vincere il campionato al primo anno non era minimamente in preventivo, ed è stato fatto. Salvarsi il primo anno in B non era facile, ed è stato fatto. Ora si tratta di mettere un mattoncino ulteriore, che significa consolidarsi in categoria. Altrimenti si rischia di velocizzare un percorso e ricadere indietro. Non scordiamoci quanto sia difficile la Serie B. A me questo Mantova piace. Rispetto all’anno scorso credo che la qualità si sia alzata. E che si stiano facendo i passi giusti per un bel campionato».