MANTOVA Una Mantova irriconoscibile chiude l’anno con una sconfitta che sa di resa. Vero è che il 2024 biancorosso è stato un vero e proprio exploit, ricco di gioie e felicità, ma la squadra vista contro la Reggiana si è rivelata la brutte copia di se stessa. «È stata la peggior partita in questi due anni – afferma mister Andrea Massolini (il vice in panchina al posto dello squalificato Possanzini) – . Dobbiamo essere onesti. La Reggiana ha fatto meglio di noi e ha meritato in lungo e in largo di vincere. Dopo il gol preso nei primi 10 minuti, non siamo più riusciti a rientrare in partita. Come staff ce ne assumiamo la responsabilità. Il nostro obiettivo è fare sempre meglio». Nonostante l’irriconoscibile partita, l’allenatore difende a spada tratta i suoi: «Non possiamo parlare di assenze – spiega – perché anche con le defezioni, ce la siamo sempre giocata. Abbiamo ruotato tutti i giocatori; gli alibi sono inutili. Adesso ci godiamo la sosta, ma dal 6 gennaio dovremo dare tutti qualcosa in più. Oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto in mano il pallino del gioco fino al gol. Dopo il loro vantaggio, non siamo più riusciti a fare ciò che sappiamo e questo è anche per merito del loro pressing. Freddo e ghiaccio? Sarebbe un cercare alibi, mentre noi dobbiamo vedere cosa non ha funzionato in campo. Rispetto alla gara con lo Spezia, abbiamo cambiato 5 interpreti, quindi dare parte della colpa alla trasferta sarebbe un’altra scusante. Certo, è stata dispendiosa dal punto di vista emotivo, ma come noi anche la Reggiana ha vissuto la stessa situazione. Per lo più sono scesi in campo con lo stesso 11 che ha battuto la Juve Stabia. Ripeto, non posso dire che i ragazzi non abbiano dato tutto. È dal primo giorno che lavorano sodo e duro. Noi dello staff ci sentiamo di difenderli a spada tratta». Diamo a Cesare quel che è di Cesare perché in fin dei conti è vero, il Mantova ha sbagliato solo in rare occasioni una partita. «In due anni, la squadra ha sbagliato solo questa gara, amichevoli comprese. Se siamo al 29 di dicembre a giocare in B, un derby in questo contesto, è anche merito dei ragazzi. Concediamoglielo». «Abbiamo provato a cambiare interpreti – conclude – e modo di disporci in campo, ma il risultato è stato lo stesso. A livello di duelli, sono stati più bravi di noi nel fermate le fonti di gioco. Nei prossimi giorni valuteremo cosa non ha funzionato. La squadra ha lottato, dando il massimo. Si vede che tutto quello che può dare è questo, al momento. Però è anche vero che siamo alla fine di un periodo lunghissimo. Vanno valutati tanti aspetti come i carichi di lavoro, le condizioni di alcuni giocatori e la stanchezza. Serve equilibrio e serenità, sennò si rischia di buttare a male quanto fatto».