Villafranca Lo scorso anno, con i suoi 7 passaggi decisivi, Matteo Gerbaudo è stato ribattezzato giustamente l’uomo assist del Mantova. Un campionato importante il suo, come ci si aspettava ad inizio stagione. Ora il classe ‘95, fresco di rinnovo, si appresta a vivere da protagonista la sua seconda avventura con la maglia del Mantova. Essendo stato definito dal presidente Ettore Masiello uno dei punti fermi, sicuramente ci sarà anche un pizzico di responsabilità in più.
Matteo, nuova stagione al via: quali sono le primissime sensazioni?
«E’ ancora presto per esprimersi, però ho visto che c’è un bel gruppo. L’ossatura dell’anno scorso e lo stare insieme in ritiro ci aiuterà a legare anche con i nuovi che sono arrivati e che arriveranno».
E’ stata anche un’estate di cambiamenti in casa Mantova, con l’addio di Troise. Te lo aspettavi?
«E’ stato inatteso, non entro nel merito delle sue scelte. Lo ringrazio, così come dico grazie alla società che mi ha dato la possibilità di proseguire il cammino con il Mantova. Un motivo d’orgoglio: spero di ripagare la fiducia dimostrata nei miei confronti».
Oltre alla fiducia del club ci sono altri aspetti che ti hanno spinto a rinnovare con il Mantova?
«La curiosità di capire quanto Mantova tenga a me e allo stesso tempo di conoscere i tifosi. Lo scorso anno ci sono mancati tanto e spero davvero che nella prossima stagione possano tornare allo stadio a darci una mano».
Con mister Lauro hai già avuto modo di parlare in questi primi giorni di ritiro?
«E’ un mister molto preparato, con una carriera da giocatore importante. Con lui ho parlato del ruolo di mezzala e non vedo l’ora di conoscerlo ancora di più per apprendere i suoi metodi di lavoro durante l’anno».
Al suo arrivo il mister ha detto di voler puntare sul 4-3-3. Come ti vedi?
«Avendo 26 anni mi sono già adattato a quasi tutti i moduli. Il 4-3-3 dà equilibrio e permette di sfruttare molto l’ampiezza anche con gli attaccanti. Per le mezzeali ci sarà la possibilità di trovarsi molto spesso in area di rigore».
E l’anno scorso l’hai fatto molte volte, privilegiando però l’assist al gol.
«Vero. Ecco, quest’anno mi piacerebbe anche segnare un po’ di più. Detto questo, mi andrebbe benissimo anche un Mantova ai play off con zero gol di Gerbaudo».
Che effetto ti ha fatto, dopo un anno che sei al Mantova, essere definito dal presidente Masiello uno dei punti fermi di questo progetto?
«L’ho ringraziato di persona per avermi dato la giusta responsabilità. Cercherò di dare l’anima per questi colori».
Come hai visto i nuovi arrivati?
«Sono davvero… “piccoli”. Il più grande è un 2000. Hanno grandi margini di crescita, devono ascoltare chi ha più esperienza e sono convinto che siano pronti ad applicarsi. Ci daranno una grossa mano».
Tra i tifosi serpeggia molto scetticismo sull’Acm che sta nascendo. Che ne pensi?
«Sinceramente mi dispiace. Anche l’anno scorso sembrava che il Mantova dovesse salvarsi ai play out, quando sul campo abbiamo dimostrato altro. Ai tifosi dico di avere pazienza. Prima bisogna vedere, poi a maggio si giudica».
Mantova nel Girone A con la Juve… la tua Juve.
«Sarà una sfida molto particolare per me. In quella squadra sono cresciuto. Mi aspetto un campionato equilibrato».