MANTOVA Siamo al 20 giugno e la casella degli acquisti in casa Mantova è ancora malinconicamente vuota. Ne parliamo col ds biancorosso Alessandro Battisti.
Dunque, che succede direttore?
«Succede che è un mercato bloccato per tanti motivi. Ma lo è a livello generale. E comunque ciò non significa che siamo immobili: in realtà stiamo seguendo tante situazioni. E, se volete che ve la dica tutta, mi fa pure piacere che sia uscito poco».
Perchè è un mercato bloccato?
«Beh, molti tendono sempre più ad aspettare l’offerta di categoria superiore. E molti altri non hanno recepito… le tabelle ministeriali post-Covid (ride)».
In che senso?
«Nel senso che, a causa della pandemia e di ciò che ha provocato, veniamo da due anni molto pesanti per tutte le società. Chi ha il contratto in scadenza deve fare i conti con una realtà profondamente cambiata rispetto al passato. Ma non tutti se ne rendono conto».
È preoccupato di arrivare al raduno con un organico incompleto?
«No. I tempi sono importanti ma non dirimenti. Il mio obiettivo è prendere i giocatori giusti, anche a costo di aspettare qualche giorno in più».
Come procede la trattativa con Monachello?
«Attendiamo la sua risposta e ci regoleremo di conseguenza. Di sicuro oltre questa settimana non vogliamo andare».
È ottimista o no?
«A Gaetano mi lega non solo una riconoscenza professionale, ma anche un rapporto emozionale. Premesso che rispetto ogni suo pensiero, idea e ambizione, dico che sono certo (e gliel’ho ribadito in privato) che Mantova rappresenti la soluzione migliore per lui. L’ambiente ideale in cui possa esprimere il suo grande talento».
Veniamo a Marone…
«È un altro giocatore che ha dato tantissimo al Mantova e a me stesso. Qui la situazione è diversa perchè siamo noi che dobbiamo decidere se schierare o no un under in porta. Dipende anche dagli altri giovani che avremo. Anche in questo caso contiamo di risolverla in settimana».
Pilati rinnoverà?
«Qui dipende dal Sassuolo. Ci siamo incontrati e io sono ottimista».
Quanti giovani arriveranno dal Verona?
«Io ho chiesto Pierobon e Terracciano. Quest’ultimo, però, potrebbe fare il ritiro con la prima squadra dell’Hellas».
Si era parlato anche di Bragantini…
«Grandissimo talento. Ma resta al Verona».
E mister Corrent come vive questa fase interlocutoria? È tranquillo o scalpita?
«I cavalli di razza scalpitano tutti. E a me piace sia così».
Un’ultima curiosità. Ha conosciuto il futuro socio Piccoli: impressioni?
«Sì, ho avuto il piacere di conoscerlo. Mi è parso un uomo pieno di idee e di entusiasmo. Posso ricorrere a un’altra metafora? Se Corrent è un cavallo di razza, Piccoli è un… vulcano in ebollizione».