MANTOVA Trentatrè anni. Un’età prematura per ritirarsi dal calcio, ma Mattia Marchi altro non ha potuto fare. L’ex attaccante del Mantova ha annunciato che quella appena conclusa (nelle file della Virtus Verona) è stata la sua ultima stagione agonistica. I guai fisici che lo hanno tormentato nelle ultime annate lo hanno costretto ad appendere le scarpe al chiodo, con grande rammarico.
“Casa, parco, campetto e scuola calcio. Non importava come e dove, l’importante era giocare a pallone. Sempre”: comincia così l’appassionato post di commiato apparso sui suoi canali social. Marchi racconta del suo legame sempre più profondo col pallone che, a poco a poco, diventa “tutta la sua vita” provocandogli gioie, emozioni, rabbia e delusioni. Fino alla frustrazione per quel problema fisico che l’ha portato alla sofferta decisione di ritirarsi. Mattia si dice comunque “orgoglioso delle tante soddisfazioni raggiunte e delle delusioni che mi hanno fatto crescere”. E conclude ringraziando tutti quelli che gli sono stati accanto nella sua carriera: tifosi, dirigenti, medici; i genitori e il fratello; l’agente e gli amici; e per ultima (“perchè la più importante”) la moglie Lisa, con i figli Leonardo e Michelle.
Marchi, riminese, vanta una carriera di onesto professionista in Serie C. Al Mantova è giunto nel gennaio 2016, dopo le esperienze con Rimini, Sudtirol, Pavia, Virtus Entella e Cremonese. In biancorosso ha disputato una stagione e mezzo, per un totale di 48 presenze e 15 reti. Fisico possente, si è guadagnato l’ammirazione dei tifosi per l’impegno e la generosità che ha sempre messo in campo. Come ha più volte dichiarato pubblicamente, avrebbe voluto stabilizzarsi a lungo a Mantova, ma il fallimento della società nel 2017 glielo ha impedito. Trasferitosi alla FeralpiSalò e poi alla Reggiana (dove ha esordito in B), sembrava sul punto di tornare in riva al Mincio nel gennaio 2021, ma non se ne fece nulla. Quest’anno ha totalizzato 28 presenze e 3 reti nella Virtus Verona.