MANTOVA A sorpresa ieri in sala stampa si è presentato il presidente Filippo Piccoli, sollevato dalla vittoria del suo Mantova sull’Albinoleffe. Anche ieri il numero uno di viale Te è stato osannato dai sostenitori biancorossi e questa volta a distanza di 4 mesi, è stata l’Albinoleffe ad uscire a testa bassa dal “Martelli”. Certo due delusioni, completamente differenti: «Inutile prenderci per i fondelli, questa era una partita particolare – ha commentato il presidente biancorosso – . Ieri pomeriggio ho parlato con il capitano per trasmettere l’importanza di questa partita. Per la società. per me e per le 5mila persone presenti allo stadio. Quelle persone che 4 mesi fa si sono messe a piangere e che si sono aggrappate a me. Grazie ai giocatori, al mister al direttore per quello che hanno fatto. Li ringrazio di cuore, perchè vedo delle persone vere e i risultati lo stanno dimostrando». Tifosi impazziti e che cominciano a sognare: «E’ un Mantova che sta facendo le cose fatte bene – risponde il presidente – . Noi non abbiamo un obiettivo, ma una missione. Missione iniziata nel migliore dei modi, ma il percorso è ancora molto lungo». Alla vigilia del match dialogo Piccoli-Burrai: «Sì c’era un premio in ballo. Ieri (sabato ndr) ho parlato con Burrai e gli ho detto. “Metteteci il cuore, io ci metto il premio”. E l’hanno vinto. Era una partita particolare per me. E’ un premio che va alla società. Quel 13 maggio sono scappati tutti. Siamo rimasti solo io e Raffa a costruire il nuovo Mantova dalle macerie». E ora il Mantova, anche se in coabitazione con il Padova, si gode il primato: «Siamo lì. in buona compagnia con una corazzata. Senza dimenticare le altre che sono attaccate. Stiamo facendo un ottimo percorso, sappiamo che ci saranno dei momenti difficili e dovremo essere bravi a gestirli. Godiamoci questo cammino, la gente di Mantova se lo merita perchè in passato ha sofferto tanto». Non resta che attendere il corso degli eventi e vedere come proseguirà questa marcia che sembra essere inarrestabile.