Cerese Un bagno di folla incredibile al Centro commerciale Virgilio di Cerese. In 200 hanno preso d’assalto la galleria per vedere da vicino Gaetano Monachello e Giacomo Fedel. Una serie infinita di calci di rigore con i due biancorossi in porta. Selfie, autografi. Gente di ogni età, dai bambini fino ai più grandi. «Tutto questo è incredibile – ha commentato l’attaccante siciliano -. Non ce l’aspettavamo davvero. Un’atmosfera gioiosa, questo vuol dire che stiamo lavorando bene e ci spinge a dare sempre di più per andare oltre l’ostacolo».
Un evento, quello di ieri, organizzato dall’addetta al marketing Giulia Rizzi. E quando ci sono i bambini di mezzo, viene facile ricordare i momenti dell’infanzia. «Quando ero bambino io – ricorda il Monaco – il Gattopardo, squadra del mio paese, era in Serie D. Mio nonno era il presidente e andavo a fare il raccattapalle. Per me vedere i giocatori di quella squadra era come essere a tu per tu con i più grandi campioni. E’ bellissimo vedere la gioia dei bambini ed essendo anche padre… è normale che faccia emozionare». Gioia giustificata da questo Mantova che sta attraversando un momento magico. «Sono arrivato due anni fa a Mantova ed era decisamente un’altra storia. Si soffriva tantissimo. Soffriamo ancora, perchè è normale che sia così, però alla fine si gioisce tutti insieme. La società ha fatto un grandissimo lavoro, il mister sta facendo un grandissimo lavoro. Ci sono tanti giocatori nuovi – continua Monachello – ma sembra di conoscersi da anni. Speriamo di continuare così». I complimenti al Mantova arrivano anche da qualche ex compagno. «Ci sentiamo spesso – ammette Monachello -. Siamo tutti amici e ci si sprona a vicenda». Testa alla prossima gara. Domenica al Martelli arriva il Trento, squadra difficile da affrontare, bene organizzata, ma il Mantova davanti al proprio pubblico può avere una marcia in più. «Sarà un’altra partita difficilissima. La classifica non conta. In questo campionato anche l’ultima può battere la prima. La gara contro il Novara, ultimo in classifica, l’ha dimostrato. Ci ha messo in difficoltà».
I tifosi presenti ieri al “Virgilio” e quelli che ci saranno domenica sugli spalti ora si aspettano un gol di Monachello. E’ l’unico modo per sbloccarsi definitivamente. «Non vedo l’ora. Quello scorso per me è stato un anno difficilissimo. Vorrei ringraziare tutti i tifosi, perchè sento il loro affetto, anche durante il riscaldamento. Sono troppo legato a questi colori e a questa piazza, l’importante è che vinca il Mantova, chiunque segni va bene». Non importa chi giochi, questa è la filosofia adottata da Possanzini. Allo stesso tempo è anche il segreto di questo Mantova. «E’ così – conclude Gaetano – a volte il mister ha cambiato sette giocatori e hanno fatto tutti benissimo. Dobbiamo andare avanti così, sono convinto che continueremo a fare bene».