Mantova L’allenatore del Mantova Massimo Morgia ha giocato d’anticipo: «Per domenica prossima invito tutti al Martelli, vorrei la curva piena», ha detto due secondi dopo la fine dell’amichevole di sabato col Classe. Più che comprensibile: la Pro Sesto, avversario di turno, è quanto di più pericoloso si possa incrociare (ricordiamoci la sconfitta dell’andata), in una fase del campionato in cui può bastare un solo passo falso per veder svanire la promozione. Naturalmente tutto ciò vale anche per il Como, che precede i biancorossi di un punto e che, sul tema tifosi, per la prossima partita deve fare i conti con la chiusura della curva, disposta dal giudice sportivo.
Ma guardiamo a noi e torniamo ai desiderata di mister Morgia. È plausibile vedere la Te piena come ai bei tempi? E magari anche le tribune? I numeri delle precedenti 13 partite di campionato dicono che sarà molto difficile. Ci vorrebbe uno scatto d’orgoglio da parte della tifoseria mantovana, un incentivo che invogli chi da tempo non frequenta più il Martelli a riprendere le vecchie abitudini. Potrebbe venire dalla società, che infatti sta pensando di promuovere sconti speciali (per stamani è stata convocata una conferenza stampa: sarà questo l’argomento?). Ma la spinta potrebbe venire anche dalle parole dello stesso Morgia, e magari di altri dirigenti o calciatori che a lui si uniranno in settimana; o dalla consapevolezza che davvero, nelle otto partite rimanenti, ogni componente può risultare decisiva nella corsa alla Serie C. E quella del tifo non è per nulla marginale.
Di sicuro le cifre attuali, pur eccellenti per la Serie D, sono migliorabili. La media delle 13 partite interne del Mantova è di 2.196 spettatori. In leggero calo rispetto a quella del girone d’andata, che era pari a 2.249. Un calo comunque prevedibile, se consideriamo l’exploit di Mantova-Como: quella partita, giocata il 21 ottobre, richiamò ben 3.551 spettatori (con larga partecipazione comasca), gonfiando la media generale, poi inevitabilmente destinata a scendere nelle partite successive, meno appetibili. Nemmeno il match col Rezzato, che per ovvi motivi poteva attirare un pubblico più numeroso, riuscì a fare il botto: 2.375 i presenti, abbonati (1.577) compresi.
Da notare, tuttavia, c’è un dato interessante. Nelle ultime quattro partite, le presenze al Martelli sono in aumento. Nulla di eccezionale, come si può vedere nella tabella: poche decine di unità da un match all’altro. Ma tanto basta per cavalcare… l’ondina, ed augurarsi una partecipazione ancora maggiore. La squadra, protagonista di una stagione eccezionale, lo meriterebbe eccome. La sfida è stata lanciata. Al popolo biancorosso, magari un po’ sparpagliato ma sempre vicino alle sorti dell’Acm, il “compito” di raccoglierla.