MANTOVA Per il Mantova che verrà, quella che si apre oggi è una settimana cruciale. Certo altre ne verranno, ma questa è la prima in cui le chiacchiere lasceranno il posto a fatti concreti che aiuteranno a delineare il futuro dell’Acm.
La prima data da cerchiare in rosso è quella di domani. A Roma avrà luogo il Consiglio Federale che, tra i vari temi all’ordine del giorno, determinerà i criteri per i ripescaggi e le riammissioni. Come abbiamo più volte ricordato, in viale Te sperano di essere riammessi in Lega Pro, ma per farlo bisognerà che almeno una delle società aventi diritto non presenti domanda d’iscrizione. In tal caso, qualora i criteri in vigore la scorsa stagione venissero confermati (ed è questo che si deciderà domani in Consiglio), il Mantova sarebbe la prima delle società richiamate grazie al numero di punti conquistati in campionato, superiore a quelli delle altre retrocesse. La riammissione non comporterebbe alcun contributo a fondo perduto da versare. L’unico guaio è che ufficialmente non potrà avvenire prima del 20 giugno, termine ultimo per le iscrizioni. Dunque il Mantova dovrà in ogni caso cominciare ad allestire l’organico, pensando naturalmente alla D, ma non perdendo di vista la possibilità di essere riammessa in C.
Più complicato contare sul ripescaggio, che scatta quando una società si iscrive ma viene bocciata. E che non vede il Mantova in prima fila, visto che è preceduto da un’eventuale seconda squadra di A (per l’Atalanta manca solo l’ufficialità) e forse anche da una squadra che ha disputato i play off di D (diciamo “forse” perchè l’ordine di scelta verrà stabilito dal Consiglio di domani).
Indipendentemente dalla categoria, dicevamo della necessità del Mantova di cominciare comunque ad allestire una squadra. Per farlo servono un direttore sportivo e un allenatore, figure che ancora non sono state individuate. Il presidente Filippo Piccoli conta di riempire in settimana la casella del ds. Dunque siamo alla resa dei conti, tra nomi ormai arcinoti. In cima alle preferenze di Piccoli ci sono due profili qualificati pur se opposti per età ed esperienza: Christian Botturi e Alfio Pelliccioni. In comune hanno un passato al Mantova: due anni da responsabile del vivaio Botturi; quattro stagioni e mezza da ds Pelliccioni. Tra i due “litiganti” potrebbe spuntarla il terzo incomodo Antonio Obbedio, ex Renate, anch’esso gradito a Piccoli. Da escludere Giuseppe Magalini, stimatissimo dal presidente ma irraggiungibile. Sullo sfondo Claudio Ferrarese e, chissà, magari qualche altro nome a sorpresa.