Mantova Sarà il pilota da battere. Dopo due successi nelle tappe di Riola e Ottobiano, il nove volte iridato Tony Cairoli difende domani la sua leadership nella terza prova degli Internazionali d’Italia sul circuito Tazio Nuvolari. Ben 220 piloti iscritti per 25 nazioni si daranno battaglia sui dossi e sulla sabbia di una delle piste più spettacolari d’Europa, che per l’occasione concede buone chance anche ai piloti di MX2, Prado in testa. Dopo i giovanissimi della 125, fucina di campioni, si sfideranno prima i centauri di MX2 e poi quelli della MXGP con lo sloveno Gajser e il francese Febvre che sono gli avversari più accreditati del Tonino nazionale. A conclusione la gara del Supercampione con le moto di MX2 e MXGP a gareggiare insieme. Il tutto condensato nella giornata di domani a partire dalle 8.45 con le prove cronometrate delle 125 fino alla gara del Supercampione prevista per le 16. Oggi dalle 15 alle 15.40 la riunione organizzativa e dalle 16 alle 20 le operazioni preliminari per tutte le classi. Lo spettacolo è assicurato e sarà una sorta di vernissage della prova del Mondiale che si farà ancora al Tazio Nuvolari l’11 e il 12 maggio. E Cairoli parte proprio da Mantova e dalla tappa finale degli Internazionali d’Italia per puntare al decimo titolo. Intanto ieri ha rilasciato un’intervista esclusiva allo StudioBergonziniComunicazione. Ecco alcune delle sue parole: «In vista del Mondiale, stiamo affinando gli ultimi dettagli nelle tre gare degli Internazionali d’Italia di Riola Sardo, Ottobiano e Mantova. Soddisfatto delle gare vinte degli Internazionali? Assolutamente sì, anche se si tratta solamente di pre stagionali e quindi di un buon allenamento. Non sono presenti tutti i piloti del mondiale e sicuramente nessuno di noi ci mette tutto quello che ha, per non prendere troppi rischi in vista del debutto». Cairoli chiama tutti a raccolta per la tappa di Mantova che affronterà: «Come sempre, con la voglia e la determinazione e far bene e a regalare al pubblico, sempre numeroso, una bella gara. Per il resto siamo molto concentrati sul nostro lavoro, per portare a casa un buon risultato, raccogliendo dati importanti. Il decimo Mondiale? Mi alleno per vincere, che poi siano 9, 10 o 11 titoli vinti, poco importa, Una volta raggiunto un traguardo, io penso al successivo, senza guardarmi troppo indietro». (sm)