Rugby mercato – Viadana, Milano sempre nel mirino “Esperienza giallonera? Perché no”

Giacomo Milano (Italy), Rwc Under 20 2025 stadio Mario Battaglini, Rovigo 19 luglio 2025. ©alessiotarpini

Parma Giacomo Milano e Rugby Viadana, cosa c’è nella sfera di cristallo? Al momento la suggestione sembrerebbe convogliare l’interesse di tutti perché questa operazione vada in porto, ma alcune variabili sono subentrate nelle ultime ore, con altri club che avrebbero manifestato il proprio interesse nei confronti del giovane e forte atleta delle Zebre. Milano comunque rimane un pezzo pregiato del roster ducale che inserisce l’atleta in un progetto tecnico ad ampio raggio. Viadana sì o Viadana no? Al momento il gradimento del ragazzo verso la squadra mantovana c’è, ma il piano per arrivare a lui rimane complesso, anche se non impossibile proprio perché le Zebre lo considerano forte e maturo per stare in URC.
Giacomo, l’interesse nei tuoi confronti da parte di Viadana è nato durante i Mondiali Under 20: che ambiente hai trovato allo Zaffanella?
« Sì, l’interesse immagino sia nato quest’estate durante i Mondiali. Riguardo all’ambiente; strutture, campo e persone ottime. Ci siamo trovati benissimo, e seguendoli un po’ anche l’anno scorso c’è un grande affiatamento che si percepisce da fuori in un club come Viadana. È il pubblico presente a vedere le nostre partite è stato il migliore di tutto il Mondiale. Il primo contatto con Viadana? Con Ulises Gamboa abbiamo parlato proprio durante la competizione iridata».

Potrebbe essere per te una possibilità per trovare continuità e minutaggio come ha fatto Giovanni Quattrini?
«Sì, assolutamente; per me la cosa più importante alla mia età è giocare, fare esperienza e trovare continuità, per poter crescere come atleta».
A Viadana ritroveresti il compagno in nazionale Bruno Vallesi: hai parlato con lui?
«Sì. Siamo stati insieme tutto lo scorso anno, una stagione sportiva trascorsa da entrambi in accademia federale e ho un bel rapporto con lui. Parliamo spesso di Viadana e di come ci troviamo l’un l’altro nei rispettivi club».

Pensi che un anno o due in serie A Elite con la possibilità di tornare alle Zebre come permit player possa essere un passaggio importante per la tua carriera?
«Credo di sì. Penso che per la mia crescita personale e soprattutto per la mia maturazione come giocatore, un passaggio in serie A élite sia necessario. In particolare, nel mio ruolo maturare, trovando minuti e spazio e affinando le doti tecniche e fisiche negli allenamenti e partite, è molto importante».

Per avere un’idea di quanto si possa crescere a Viadana, soprattutto in terza linea, credo tu possa chiedere a Samu Locatelli. A Viadana amano molto le terze linee…
«Sì, assolutamente, mi aiuta. Ho bel rapporto con Locatelli. Parliamo spesso anche di Viadana, e mi parla benissimo della sua esperienza e del club. C’è un amore reciproco tra lui e Viadana».
Alessandro Soragna