VIADANA L’imprenditore viadanese Paolo Bottari, circa due decenni fa, subì quel contagio, tutta irrazionalità e passione, che visto da lontano ha la forma ovale della palla da rugby. Bottari, pur nel suo ruolo di vice presidente, è uno di quei dirigenti che non vivono sotto i riflettori, ma lavorano con dedizione e costanza per la stabilità del club. E questa peculiarità lo rende una sorta di architrave, indispensabile anche se meno esposta ed evidente delle colonne, ma altrettanto importante.
Paolo, è molto tempo che gravita nell’orbita del Rugby Viadana, come giudica l’evoluzione del club?
«Sono più di 20 anni, visto che mio figlio ha giocato nelle giovanili del Viadana nei primi anni 2000. L’evoluzione del Club è decisamente positiva e non si fermerà più. Infatti, quello su cui si sta lavorando molto sono le fondazioni sulle quali costruire un grande futuro di sport per tanti ragazzi e ragazze di Viadana, ma non solo. Perchè tante sono le collaborazioni con località limitrofe e non»..
Viadana ha ritrovato una centralità importante nel rugby italiano: cosa può comportare?
«Sicuramente l’assunzione di responsabilità a cui noi siamo abituati come imprenditori, manager di aziende, professionisti e soprattutto cercare di dare esempio con umiltà, volontà e passione. Investiamo nelle persone che dimostrano di essere in grado di condividere con noi tutto questo».
Il rugby è una vetrina importante a livello nazionale del territorio viadanese, crede che questa situazione sia percepita dalle aziende mantovane e dell’Oglio Po?
«Sicuramente dobbiamo lavorare ancora molto per ottenere la giusta visibilità ed interesse dalle aziende dei nostri territori. Negli ultimi mesi iniziamo a vedere con molto piacere un incremento delle sponsorizzazioni e contributi che ci fanno ben sperare per il futuro. Vogliamo arrivare al riempimento di tutte le tribune del nostro stadio di casa, lo Zaffanella, e inviteremo continuamente imprenditori, manager e tutti i dipendenti delle aziende alle nostre partite domestiche per tifare insieme la nostra squadra. A tutt’oggi stiamo registrando un incremento del 250% degli iscritti in tutte le sezioni giovanili. Nelle iscrizioni femminili siamo al +700% comparato a due anni fa».
Cosa vede nel futuro del Club?
«Grazie al lavoro importante del nostro presidente Giulio Arletti, coadiuvato da Gamboa e dagli altri importanti collaboratori, si stanno aprendo delle opportunità di crescita mai viste prime per l’intero rugby italiano. I buoni rapporti con la Federazione e la nuova Lega sono fondamentali per apportare i necessari cambiamenti a tutti i livelli, creando i presupposti per una crescita cercando di fondere l’esperienza del vecchio con l’audacia del nuovo. Sottolineo inoltre l’importante figura di Gianni Fava che è ufficialmente membro del Consiglio del World Rugby Internazionale. Mi sento fiducioso sul fatto che questo sport farà salti da gigante in Italia ed in Europa nei prossimi mesi ed anni. Il nostro Club si propone di rimanere un buon esempio da seguire per essere pronti alla raccolta dei frutti che arriveranno».
Torniamo sul campo: la partita di sabato col Valorugby è da considerarsi uno snodo cruciale della stagione. Che sensazioni ha prima del big match?
«E’ l’ultima partita del girone di andata ed in caso di vittoria potremmo dire che per la seconda volta consecutiva il Rugby Viadana sarà campione d’inverno. Credo che allenatori e atleti abbiano lavorato bene in questo periodo e mi aspetto una grande partita come quella giocata e vinta al “Battaglini” di Rovigo prima di Natale. Sarà spettacolo puro tra due squadre rivali sul campo ma rispettose ed amiche sempre».
Qual è l’aspetto di questa squadra che maggiormente le ruba l’occhio, la cosa che le regala sorrisi di benessere?
«Quando vedi che i giocatori mettono in pratica in modo eccellente tutti gli insegnamenti avuti dai loro coach, hai ancora una volta la conferma che i sogni si possono realizzare se ci credi. Questa positività si espande in modo esponenziale dal campo di gioco agli spalti, a chi assiste la partita dalla TV. Alla fine, al di là dei risultati che sono importanti, la passione per il rugby ti porta ad emozionare e far crescere nel bene tutto ciò che c’è d’intorno a partire dalle persone stesse».