Tamburello – Il Ceresara “rosa” prova a sfatare il tabù: nessuna mantovana ha mai vinto lo scudetto femminile di serie A. Domenica a Cinaglio la finale con la Tigliolese

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Mantova Sarà Cinaglio, in Provincia di Asti, ad ospitare domani l’epilogo dei campionati di serie A e B femminile, con le finalissime che ci diranno chi succederà nell’Albo d’Oro al Mezzolombardo in serie A, con le trentine quest’anno non al via del campionato, e al Ceresara, che lo scorso anno fece suo il titolo delle cadette e quest’anno lotterà per quello del massimo campionato.

Domani pomeriggio, alle ore 14, si comincia con la finale di serie B nella quale si assegna il quattordicesimo titolo italiano, con di fronte, nel derby tutto trentino, le squadre del Tuenno e del Faedo, entrambe già promosse in serie A, giunte alla finale dopo aver eliminato in semifinale rispettivamente l’Aldeno e la bergamasca Ciserano. A seguire la finalissima di serie A – in palio lo scudetto numero 41 – quella che ci interessa più da vicino, con la Tigliolese, mattatrice in semifinale della Cavrianese, che affronterà il Ceresara, che ha invece eliminato la trentina Segno. Facile prevedere due incontri equilibrati ed aperti a qualsiasi risultato, con le formazioni che proveranno a superarsi a vicenda per raggiungere il massimo traguardo stagionale. Al termine degli incontri le premiazioni alla presenza delle autorità politiche e sportive.
Nessuna squadra mantovana figura nell’Albo d’Oro della serie A, che vede la veronese Negarine primeggiare con sei scudetti (dal 1987 al 1992). Ci proverà domani appunto il Ceresara, che vanta invece due titoli cadetti (2016-2021) come Palazzolo e Monalese. «Questa finale – afferma il presidente Fabrizio Pezzini – era tra i nostri obiettivi stagionali. Dopo il tricolore vinto lo scorso anno in serie B, abbiamo costruito un gruppo di atlete che ha confermato nel corso della stagione le proprie potenzialità. E ora confidiamo di riuscire, contro un’avversaria molto forte, a porre in bacheca anche questo prestigioso trofeo. Le astigiane, non dobbiamo certo dimenticarlo, ci hanno battuto nella gara d’andata, mentre quella di ritorno l’abbiamo vinta noi al tie break. La finale è quindi aperta a qualsiasi risultato, parafrasando il calcio, è una gara da tripla».
«In momenti simili – spiega il dt Renato Zeni – preferisco non parlare perché sono un pizzico superstizioso. Parto comunque da questo semplice presupposto: loro sono più forti, ma non devono sottovalutarci. Le ragazze in questi giorni hanno lavorato sodo, con un programma di allenamenti specifico per ognuna di loro. Ce la giocheremo col massimo impegno, poi sarà il campo a emettere il verdetto».