CASTELLARO Il Consiglio Federale in programma nei prossimi giorni potrebbe sancire la definitiva cancellazione del campionato di tamburello. «E’ un vero peccato – afferma Arturo Danieli, presidente del Castellaro – sarebbe stato un torneo avvincente e più degli anni scorsi avrebbe attirato le attenzioni di addetti ai lavori e tifosi. Se da un lato si era ridimensionato il Cavaion, nostro acerrimo avversario, dall’altro si è rinforzato il Solferino che ha ingaggiato Pierron. Solferino e Sommacampagna sarebbero state le nostre due principali rivali nella corsa scudetto».
In attesa di avere notizie certe dalla Fipt, il massimo dirigente del team campione d’Italia guarda al futuro. «Tutte le società che avevano diritto a disputare il massimo campionato riusciranno a confermare gli organici – spiega Danieli – ma è logico che si dovrà fare i conti con la crisi economica. Le aziende, che fanno da sponsor, dovranno prima guardare in casa loro, pensare ai propri lavoratori, salvaguardare l’occupazione e il mercato; bisognerà quindi verificare se potranno venire incontro alle esigenze delle società. Parecchi sponsor potrebbero dunque lasciare, il che costringerebbe le società a rivedere programmi e ambizioni. Sarà difficile trattenere i giocatori di spessore, a meno che questi non riducano le loro richieste. Vedremo quale sarà l’evolversi di questo delicato problema».
Il Castellaro negli ultimi anni, prima con Stefania Mogliotti in panchina e poi con Baldini, ha dato grandi soddisfazioni ai propri supporters. «Dal 2014 in poi abbiamo vinto tutto – sottolinea Danieli – ci sono state difficoltà per gli infortuni occorsi a Beltrami e Manuel Festi, ma non ci siamo mai scoraggiati. Squadra vincente non si cambia, lo dimostra la conferma dei nostri pezzi pregiati. Abbiamo un gruppo affiatato e molto unito, determinato e motivato a vincere ancora e togliersi tante altre soddisfazioni. La speranza è l’ultima a morire ma al momento bisogna parlare al passato, come se il campionato 2020 non si disputasse. Mi sarebbe piaciuto vedere come sarebbe finita la sfida con il Solferino di Mario Spazzini, un derby collinare che, viste le forze in campo, sarebbe stato tutto da giocare e da seguire».