CASTEL GOFFREDO Ieri è scattato alla Sporthalle am Anton-Saefkow-Platz di Berlino il Top 10 Europeo Giovanile, che terminerà domani. Si daranno battaglia dieci atleti delle categorie juniores e cadet, maschile e femminile, selezionati sulla base dei ranking continentali. L’Italia, tra i cadetti, avrebbe avuto la possibilità di schierare Nicole Arlia, 14enne promessa della Brunetti Castel Goffredo e sesta nella classifica europea della sua categoria. Invece non è partita. «Una scelta della Federazione per paura del Covid – afferma il gm castellano Franco Sciannimanico – Non ho mai detto nulla negli ultimi quattro anni visto il mio ruolo di ex presidente Fitet, ma adesso non posso tacere. Si ha paura? Allora si fermi tutto. Non è giusto privare un’atleta di una chance così importante per crescere e fare esperienza con le migliori in Europa. Vincere, perdere o il piazzamento non è importante. Quello che conta è giocare a questi livelli. Non avrà un’altra occasione perché poi a dicembre compirà 15 anni e passerà di categoria. Magari ci andrà da juniores, se continua così, ma non possiamo saperlo. E’ da maggio che si allena in palestra da noi tutti i giorni e situazioni del genere possono condizionare molto il morale e la voglia di continuare. Così uno perde l’entusiasmo. Per non rischiare non si manda nessuno? Ok. Però devono spiegarmi perché ci sono atleti italiani che vanno a fare tornei all’estero, come in Germania e Repubblica Ceca, in modo autonomo senza passare per la Fitet – cosa che possono fare, ci mancherebbe – e al ritorno vanno a Terni al centro federale per il raduno azzurro senza che nessuno faccia loro un tampone. Ci sono anche altri ragazzi in quelle strutture. Non si tutela la sicurezza degli atleti in questo modo». Sciannimanico non si placa: «Capisco che siano vicine le elezioni federali e tutti siano impegnati, e mi spiace dire certe cose, ma questa situazione non va. In più, esce il calendario del campionato femminile di A1 ma mancano delle date: non si sa quando si gioca. Manca addirittura un protocollo Covid, quando invece tutte le altre Federazioni lo possiedono. Non c’è una linea, non c’è una programmazione. Così non va».