Mantova Entra in campo in una fase delicata del match. Dà tranquillità ai compagni e la partita cambia padrone. E’ la sintesi di una vittoria che porta il Gabbiano FarmaMed solitario in vetta alla classifica del girone bianco con 17 punti. Andrea “Miso” Miselli, centrale titolare nella prima stagione di A3 Credem Banca, si è fatto trovare pronto e torna così sulla vittoria di San Donà, arrivata dopo due ore di gioco: «Sapevamo che era una partita tosta, come lo sono tutte quelle con San Donà. Ha un sistema di gioco molto collaudato, anche se ha cambiato qualcosa nel roster. Non siamo stati molto brillanti. La stanchezza si è fatta sentire e l’orario delle 16 in una gara in trasferta non ci ha agevolato. Possiamo, a mio giudizio, esprimere un livello di gioco più alto. Ma la vittoria è un grandissimo risultato, in trasferta contro una diretta concorrente per il primato». Un avvio ancora in salita… «Abbiamo reagito dopo un primo set dove siamo sempre stati indietro nel punteggio. Siamo stati bravi a rimanere attaccati alla partita con costanza, mettendo sempre pressione agli avversari. Il muro ci ha dato una mano come qualche difesa che è stata dalla nostra parte. Alla fine abbiamo portato a casa punti pesanti». E proprio grazie anche alla sua entrata in campo… «Non è stato un ingresso con tanti punti in tabellino, ma ho cercato di tranquillizzare i miei compagni, soprattutto i più giovani che hanno meno esperienza di me, ma che sono di valore. Si entra in campo per essere utili alla squadra e ho cercato di farlo con il servizio». Con il successo in Veneto il Gabbiano è qualificato per la prima fase di Coppa Italia. «Con una vittoria potremo giocare in casa il primo turno per cercare di arrivare poi alla Final Four, come è stato il primo anno di A3. Un primo traguardo da raggiungere. Nel primo turno sarebbe importante evitare trasferte lunghe e giocare al PalaSguaitzer: serve ancora una vittoria nelle prossime due partite che concludono l’andata, Belluno in casa e Sarroch in trasferta».
Miselli non vuole sbilanciarsi sul futuro del campionato… «Difficile fare previsioni in un torneo corto ed equilibrato. Ci sono squadre che hanno reso meno del previsto, ma tutte sono attrezzate. Prendiamo Belluno, nostro prossimo avversario. E’ partito male e ha cambiato allenatore. Ma è attrezzato per fare un campionato di vertice. Sarà importante raccogliere più punti possibili, però non è fondamentale arrivare primi dopo la regular season, come insegna lo scorso campionato, anche se la vittoria di domenica ci consente di puntare in alto».