Baschieri: “Tea ha raddoppiato gli utili, ma anche le bollette”

Mantova Due cose sono andate quasi a raddoppiarsi in breve tempo nell’ambito di competenza della Tea: gli utili e le tariffe riversate in bolletta. E di questo il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri chiede conto all’assessore ambientale Andrea Murari nella imminenza della seduta consiliare di domani chiamata a esprimersi sui conti delle società partecipate dell’ente, fra cui appunto la Tea.
«Se Murari vuole fare il sindaco di Mantova – attacca Baschieri –, deve spiegare alla città come gestire la vera cassaforte cittadina che non è il Comune di via Roma, ma la sua multiutility di via Taliercio. D’altronde Mantova con il 71,39% delle quote societarie detiene saldamente in mano la società pubblica, e ogni decisione strategica e imprenditoriale deve obbligatoriamente passare al vaglio del sindaco del capoluogo. Forniture energetiche, gestione del teleriscaldamento, servizio idrico, smaltimento dei rifiuti sono i veri core business della società multiservizî, tra l’altro alcuni di essi erogati in regime di monopolio e senza concorrenza alcuna».
Tutto ciò fa di Tea una realtà solida che oggi scoppia più che mai di salute. I numeri non mentono, e i suoi utili in soli cinque anni sono passati da 18,7 milioni a 34,22. «Un raddoppio dei guadagni che nemmeno le società energetiche quotate in borsa hanno raggiunto in così poco tempo», sottolinea Baschieri. Risultati fantastici «che hanno permesso al nostro Comune di introitare nel solo 2024 ben 11.999.800 euro grazie ai dividendi, con incremento quasi del 100% in un quinquennio, quando Tea Spa staccava cedole per 6.916.000 euro».
Senza i quasi 12 milioni che la multiutility versa nelle casse comunali, a rischio ci sarebbero tutti i servizi erogati ai cittadini: niente asili gratuiti, riduzione drastica degli eventi culturali e dei festival e zero sussidi alle associazioni. «Le risorse economiche disponibili – sottolinea ancora l capogruppo azzurro – sarebbero al pari di città come Isernia, Rovigo, Biella, Fermo e tante altre delle dimensioni demografiche di Mantova».
Ma la politica che non è fatta solo di numeri, bensì anche di obiettivi, di sviluppo e di progetti innovativi. È vero che Mantova scala le classifiche di Legambiente dimostrandosi uno dei comuni più di “green” d’Italia grazie ai mantovani che sono i leader nella differenziazione dei rifiuti, alle ciclabili realizzate in questi anni, ma è anche vero che l’assessore all’ambiente, oltre alla realizzazione di boschi urbani dovrebbe pensare a quali politiche di sostenibilità ambientale dovrebbe mettere in campo con la stessa Tea che fa fatturati e utili grazie al turbogas e alla vendita di energia non propriamente generata da fonti rinnovabili.
Non a caso società satelliti della holding di via Taliercio, destinate alla generazione di energia rinnovabile e sempre più pulita, hanno chiuso per l’ennesimo anno con bilanci pesantemente rossi, come la Revere Energia Srl, che in due anni è costata oltre 2 milioni, e come UniTea che in soli tre anni ha perso oltre un milione di euro.
«Sempre meno delle consulenze della Tea Spa che ogni anni spende 3 milioni direbbe qualcuno. Ma i cittadini vogliono sapere dal candidato Murari se è possibile ridurre le tariffe dei servizi partendo dall’acqua, passando per i rifiuti, e arrivando al teleriscaldamento» conclude Baschieri.