MANTOVA E’ stato un pomeriggio di festa che profumava quasi di primavera quello di ieri a Palazzo Te, in cui i partecipanti, baciati dal sole, hanno fatto il pieno di energia, divertimento e fantasia, elementi chiave per essere felici. Il Nabuzardan, il Carnevale della Città di Mantova anche quest’anno si è rivelato un evento capace di riscuotere un grandissimo successo da parte del pubblico di grandi e piccoli, sia mantovani sia da tutta Italia. Segni d’infanzia, che da 25 anni propone questo speciale evento, ha registrato il tutto esaurito per i due turni a Palazzo Te che per un pomeriggio è stato trasformato in un grande palcoscenico tra acrobazie, danze, letture e tante altre attività.
L’esibizione aperta a tutti in centro. Visto il tutto esaurito per l’evento di Palazzo Te Segni ha portato gli artisti di Spazio Circo Bergamo in centro città durante la mattina, per aggiungere al sabato mattutino mantovano un po’ di magia del Carnevale. In duecento persone tra bambini e passanti hanno quindi potuto assistere, in Via Pescherie, alle acrobazie tra scale che portavano verso il cielo, equilibristi su sfere da circo e tanta musica.
Il pomeriggio del Nabuzardan. Gli artisti di Spazio Circo Bergamo hanno inaugurato il pomeriggio a Palazzo Te, con numeri di circo aereo, e altri con corde, cerchi e trapezi nei giardini dell’Esedra, lasciando i più piccoli, e non solo, a bocca aperta. La scelta di quest’anno di Segni d’infanzia è stata quella di riportare in auge le tradizionali maschere della Commedia dell’Arte: difatti gli acrobati erano travestiti, tra gli altri, da Arlecchino, Brighella, Pantalone, Gianduia e Pierrot.
La giornata itinerante e interattiva è proseguita poi in altri spazi della Villa Giuliesca, insieme alle artiste Sara Zoia e Cristina Cazzola, già fondatrice e direttrice artistica di Segni d’infanzia.
Zoia ha incantato il pubblico con le “Letture della Regina Formica”, trattando attraverso la storia della Regina Formica, di nome Enrica, il tema della diversità, raccontando ai più piccoli che ciò che può sembrare un limite, in realtà ci rende tutte persone uniche. La Regina Formica, infatti, proprio attraverso una caratteristica che la rende “diversa”, scoprirà la felicità e, soprattutto, la condividerà con gli altri.
Cazzola ha invece portato il pubblico in un mondo parallelo con “Danza di primavera”, una danza che richiamava gli animali simbolo delle scorse edizioni ed i 4 elementi naturali.
Immancabili e a grande richiesta le postazioni truccabimbi: Beatrice Ancellotti e Clelia Moretti hanno contribuito a rendere ancora più magici i costumi dei bambini.
Questa giornata che in tutto ha registrato 600 presenze, sottolinea come, anche con i limiti imposti da questa epoca post pandemica, il Nabuzardan rappresenti il tradizionale e storico Carnevale della Città di Mantova, a cui ora partecipano da genitori coloro che erano, durante le primissime edizioni, i più piccoli.
Cristina Cazzola, direttrice artistica di Segni, sul pubblico che ha partecipato: “Una delle cose che più mi piace del Nabuzardan è conoscere ed entrare in contatto con le famiglie che partecipano. Una parte del pubblico è ormai affezionata, ci sono bambini che ho visto crescere. Oltre a questo però, c’è chi ci scopre per la prima volta, si interessa al nostro format e viene nella nostra città apposta per il Nabuzardan, evento capace di unire arte e spettacolo. Quest’anno una famiglia di Caserta ha organizzato il weekend a Mantova in questo periodo per prendere parte al nostro Carnevale.”
Per maggiori informazioni Segni d’infanzia è a disposizione al numero 0376.752417. Per rimanere aggiornati sui prossimi eventi organizzati dall’associazione e dedicati alle nuove generazioni è possibile iscriversi alla newsletter dal sito www.segnidinfanzia.org.