MANTOVA Da ieri finalmente si è tornati a fare attività fisica lontano da casa, nei parchi del centro e sul lungolago. C’è chi va a piedi e c’è chi va di corsa: tra questi ultimi Simone Minincleri. Mascherina, completo dell’Acm, musica nelle orecchie e via, con qualche pit stop per salutare i tifosi, incuriositi,
Di corsa sul lungolago. SImone, finalmente si può uscire…
«Una bellissima sensazione, anche se non siamo fuori dall’emergenza. Speriamo che possa essere di buon auspicio per tutti».
Hai incontrato qualche tifoso durante il tuo allenamento? Erano felici immagino…
«Increduli. Ho incontrato dei tifosi che ci venivano a vedere tutti i giorni al campo ed è stato bello parlare con loro, anche se a debita distanza. Li aspetto nei prossimi giorni».
Dopo così tanto tempo, quasi un miraggio…
«In effetti non mi fermavano subito, perchè non erano sicuri. Poi questi colori è da tanto che non li vedevano. E’ stato davvero simpatico».
Come hai passato questi due mesi?
«Sono rimasto qui a Mantova, in casa, con la mia ragazza, cercando di tenermi in forma, facendo allenamenti fai da te, alzando casse d’acqua».
Come è stato allenarsi in casa con gli allenamenti digitali?
«All’inizio c’era molta curiosità da parte di tutti noi, perchè è una cosa nuova. Ora si continua, ma ci mancano troppo il campo e il pallone. Purtroppo però dobbiamo dobbiamo resistere»
Il 4 maggio è già una data storica per gli italiani. Tu invece ad inizio stagione come te lo immaginavi?
«Sicuramente diverso: abbracciato ai tifosi a fare festa. Provo rammarico e delusione. Ho vinto alcuni campionati e le feste restano ricordi indelebili. Non poter gioire con la nostra gente sarebbe davvero brutto. Dopo la scorsa stagione un boccone amaro».
Da 2 mesi si fanno tante ipotesi sul futuro dei campionati. Tu cosa ne pensi?
«Auspico che ci siano delle riforme. Il calcio è sulla bocca di tutti e spero che chi di dovere prenda delle decisioni che possano dare un futuro alle società. Si sente parlare di una C con la formula del semiprofessionismo. Credo che possa essere una buona soluzione».
Venerdì seguirai con attenzione le notizie sul Consiglio Federale?
«No, perchè ho paura che arrivino brutte notizie. Nel caso peggiore spero che ci facciano finire il campionato a settembre o ottobre. Questa C, la meritiamo noi»
Rapporti costanti con la società?
«Sempre presenti, Non ci hanno mai fatto mancare nulla e ci sta dando una mano a vivere questa situazione con la massima serenità».
Tommaso Bellini