MANTOVA L’ispirazione è arrivata «da un gesto forte e coraggioso di un mio studente». Nicolò Barretta, docente e scrittore, racconta così lo spunto che l’ha portato a scrivere “Un conduttore in cattedra. Il bullismo raccontato ai ragazzi” (ed. Unicopli), presentato nella sede di Unicollege Mantova. «Un mio studente delle medie ha raccontato in aula la sua esperienza patita alle elementari – ha raccontato Barretta –. Ho pensato: se ce l’ha fatta lui che è molto più piccolo di me posso farlo anch’io. Il mio è un raccontino per ragazzi, come amo definirlo, che vuole trasmettere ai giovani l’importanza di credere in se stessi e di confidarsi».
Alla presentazione hanno preso parte anche Turi Cervone, direttore di Unicollege, Federica De Stefani, avvocato e docente di Unicollege, e Simar Kaur, traduttrice del libro in inglese.
Nel mantovano, lo scorso anno, ci sono state 9 denunce per bullismo che arrivano a 17 se si considerano altri reati afferenti, nessuno dei quali all’interno delle mura scolastiche. «Serve tanto dialogo anche all’interno delle famiglie», ha detto Cervone che ha annunciato il trasferimento della sede dell’università, dal prossimo anno, in via Montanari.
Dal bullismo al cyberbullismo il passo è breve. «La rete, di per sé, è neutra ma è il suo utilizzo che può essere negativo o positivo – ha spiegato De Stefani –: il bullo, con l’impiego della tecnologia, è separato dalla vittima però l’azione malvagia può avvenire in qualunque luogo e in qualunque tempo con una valenza che viene amplificata dallo strumento. Cosa si rischia? Un reato penale che può portare a una condanna fino a 12 anni».
Tiziana Pikler