VILLIMPENTA/CASTEL D’ARIO – Da ieri mattina il ponticello sul canale Molinella, in località Villagrossa, ha finalmente riaperto al traffico veicolare. Ci sono voluti quasi quattro anni per restituire ai cittadini l’utilizzo della pubblica infrastruttura che collega i territori di Castel d’Ario e Villimpenta, passando per Pradello. La vicenda è nota: nel 2019 il manufatto era stato dichiarato “pericolante” e quindi non più idoneo a supportare il passaggio di vetture e mezzi agricoli, ma quello che sembrava un intervento destinato a durare non più di un anno – considerando che stiamo parlando di un segmento inferiore ai quindici metri – alla fine ha assunto contorni kafkiani. E tutto perché il manufatto di via Fossa, avendo più di settant’anni, era sottoposto al vincolo della Soprintendenza ai beni architettonici. Basti pensare che solo per avere il via libera al progetto i Comuni hanno dovuto attendere un anno. Va poi tenuto conto che i lavori dovevano essere necessariamente eseguiti nel periodo in cui le acque del canale non servono per l’irrigazione dei campi. Non bastasse, a rallentare il tutto ci sia è messa anche la pandemia e l’aumento dei prezzi dei materiali. Concause che però non possono giustificare la farraginosità di una burocrazia irrazionale. L’esigenza di una concreta semplificazione delle norme e del sistema dei controlli cui i Comuni sono sottoposti, è diventata quanto mai urgente, soprattutto dopo anni in cui gli Enti locali sono stati vittime della burocrazia e della iperproduzione legislativa. Quando poi entra in ballo il rimpallo delle competenze, si salvi chi può. Per 1350 giorni il territorio è rimasto diviso in due per il ponte interdetto al traffico, comportando innumerevoli disagi non solo ai cittadini di Castel d’Ario e Villimpenta, ma anche della confinante Roncoferraro. Diverse erano state le proteste dei residenti e degli operatori agricoli, che per gli spostamenti hanno dovuto percorrere deviazioni anche fino a 10 km con perdita di tempo e maggior consumo di benzina. L’incubo adesso è finito. Per dare una parvenza istituzionale alla riapertura della strada i sindaci Daniela Castro e Daniele Trevenzoli, unitamente ai progettisti, questa mattina saranno sul posto per tagliare il nastro. L’intervento, realizzato dalla ditta Sprocati Gianni, è costato più di 200mila euro, di cui 80mila finanziati dalla Regione.
Matteo Vincenzi