MANTOVA La notizia arriva direttamente dagli animatori del luna park annuale sugli spalti attigui alla villa giuliesca di Palazzo Te: il prossimo anno l’annuale fiera di Sant’Anselmo, attiva dagli anni ’50, non si terrà più sul Te ma altrove. Forse al Boma, si dice, ma la futura delocalizzazione è ancora da individuare e da decidersi.
La notizia è stata raccolta da MantovaUno, e ha trovato immediate conferme sia fra gli addetti ai lavori sia nelle fonti istituzionali. E la ragione è abbastanza semplice da intuirsi. A partire da quest’anno, e per tutto il prossimo anno, il comparto di Porta Cerese e di via Visi sarà occupato dai cantieri. In parte saranno dedicati all’ambizioso sottopasso della linea ferroviaria Mantova- Monselice per bypassare il passaggio a livello che insiste su via Parma; poi ci saranno altri due interventi altrettanto impegnativi: il sottopasso ciclopedonale che metterà in comunicazione Te Brunetti con il nuovo Parco Te, in fase di realizzazione, e l’altro, anch’esso ciclopedonale, che sempre da via Visi porterà a viale Montello.
A questo punto, si pone in discussione la delocalizzazione da febbraio alla festa del patrono la presenza del luna park nella sua tradizionale collocazione. «L’anno prossimo non saremo qui al Te, ma torneremo dopo un anno, quando saranno terminati i lavori. L’anno prossimo ci verrà data un’area sostitutiva, ma non si sa ancora dove» ha dichiarato Pierino Verzelletti, responsabile degli animatori del luna park. E sulla ipotesi Boma si è pronunciato l’assessore al commercio Iacopo Rebecchi: «È una delle aree che stiamo prendendo in considerazione – ha spiegato l’assessore a MantovaUno – così come ce ne sono altre».
Quanto all’andamento della presente fiera, dopo lo stop di due anni decretato dalla pandemia, gli operatori si dicono soddisfatti, agevolati anche dal bel tempo. Ma la crisi ha inciso sulle frequenze, e un po’ anche i costi che raramente scendono sotto i 3 auro per un giro.