MANTOVA Ci sono quelle letterarie, quelle reali e quelle che ogni lettore può ritrovare nel testo. Sono i tre livelli di amicizia su cui si poggia il libro di Gaia Manzini, “La via delle sorelle” (ed. Bompiani), presentato alla Libreria Coop Nautilus.
L’autrice ha dialogato con Simonetta Bitasi. “Questo testo è nato dall’esigenza e dalla voglia di scrivere dell’amicizia tra donne”, ha spiegato Gaia Manzini, “ho iniziate a pensare alle amicizie letterarie, partendo da Antonia Pozzi, una poetessa degli anni Venti, che aveva due amiche che non compaiono nelle sue poesie ma nelle sue lettere. Poi sono passata alle mie amicizie oltre alla letteratura, quelle reali. Ci sono anche le amicizie della progettualità che nascono da una bella idea da sviluppare insieme.
È il caso di Natalia Ginzburg e Angela Zucconi. Entrambe lavoravano in Einaudi, a Roma, nel dopoguerra e progettavano una rivista femminile femminista, Arianna, poi mai uscita. Il solo obiettivo però ha cementato il rapporto tra le due, salvandole dalle rispettive paure”.
La presentazione del libro si è ben pesto trasformata in un incontro partecipato nel quale il numeroso pubblico presente ha accettato l’invito degli organizzatori a portare con sé un oggetto ricordo di un’amicizia. Chi ha portato un libro di Socrate, chi una scatoletta con vecchi francobolli, chi un lego da utilizzare al proprio posto per i selfie in viaggio, chi un orsetto di pelouche, fino all’autrice che è arrivata con
un casco da bicicletta. “Il libro inizia e finisce con una bici”, ha affermato Gaia Manzini, “cos’è l’amicizia? È letteratura. Non ha limiti d’età e quella dell’infanzia rappresenta la purezza, un voler fare insieme senza tante infrastrutture”. Al termine un brindisi all’amicizia e al primo anno della libreria nella nuova sede di via Roma.
Tiziana Pikler