DESTRA SECCHIA A vedere le tende, i mezzi e un gran numero di volontari sparsi, per tre giorni, in vari comuni del Destra Secchia, inevitabili tornano alla mente i ricordi di poco più di sette anni fa, quando la Bassa venne squassata dal terremoto che colpì parte dell’Emilia e la parte meridionale della provincia di Mantova.
Allora furono tempi di emergenza, di crolli, tempi in cui la terra ricordò a tutti il significato della parola “terremoto”, che nella Bassa nessuno aveva mai sentito prima. Negli ultimi tre giorni, invece, un gran numero di volontari della protezione civile è sì arrivato nel Destra Secchia, ma per un’esercitazione che è durata dal pomeriggio di venerdì fino alla tarda mattinata di ieri.
Paesi coinvolti, Borgo Mantovano, Quingentole, Quistello, Sermide e Felonica e limitrofi, con campo base nel campo da calcio di Pieve di Coriano. Tende blu, tanti mezzi, tanti volontari con l’uniforme della protezione civile. Proprio come in quella tarda primavera del 2012.
In questo caso però, come detto, si è trattato di un’esercitazione alla quale hanno preso parte i gruppi locali Jonathan e Terre dei Gonzaga (formata, quest’ultima, alcuni mesi fa dalla fusione della protezione civile Eridano e dalla protezione civile Delta), oltre alla colonna mobile che interviene nei casi di forte emergenza.
Nei vari comuni e nel corso dei tre giorni di esercitazione, i circa 150 volontari hanno messo in pratica le operazioni che vengono svolte più di frequente: ricerca e ritrovamento di persona scomparsa con l’ausilio delle unità cinofile, individuazione e contenimento di fontanzzi, taglio e abbattimento di alberi, problemi e comunicazioni tramite e i ponti radio e via dicendo. Tutte quelle attività più o meno emergenziali sulle quali solitamente la protezione civile è chiamata ad intervenire.
Nei tre giorni sono stati coinvolti anche diversi uffici comunali, oltre che sindaci ed assessori. Alla fine, ieri, sono stati rilasciati attestati di partecipazione.