MANTOVA Lontano dagli occhi, soprattutto da quello delle telecamere. I furbetti dei rifiuti questa volta hanno voluto andare sul sicuro, scaricando la loro immondizia nel tratto di strada Ghisiolo tra viale della Favorita e via Legnago. Secchi di vernice, plastica, sacchi con materiale di vario tipo e perfino un bidet gettato tra l’erba alta appena oltre il ciglio della strada. Lo scarico abusivo è avvenuto con ogni probabilità nelle ore notturne, quando in questa parte della strada il traffico è pressoché nullo. Le segnalazioni sono arrivate già nella mattinata di ieri ai centralini della Polizia locale, che ha poi inviato sul posto una propria pattuglia che ha effettuato i rilievi del caso. A seguire è stata fatta una segnalazione a Mantova Ambiente per sgomberare l’area da questi rifiuti. La zona intorno a strada Ghisiolo è fra le più frequentate dai cosiddetti furbetti dei rifiuti, che da anni la usano come discarica vera e propria. Oltre alla strada in cui sono stati rinvenuti i rifiuti ieri, una delle zone più battute dai vandali dell’immondizia è la capezzagna che si inoltra nelle campagne di fronte a via Pozzo a Lunetta, spesso usata come deposito di mobili ed elettrodomestici che non riescono ad arrivare in discarica. Pare ci siano anche delle vere e proprie ditte specializzate nello smaltimento abusivo di questi rifiuti. Altra discarica abusiva ormai storica a poca distanza da quelle di strada Ghisiolo e limitrofe è quella di piazzale Cavalieri d’Italia, un parcheggio di fatto inutilizzato dietro lo store Aldi e a ridosso della tangenziale Nord. Tutte zone, queste, dell’estrema periferia cittadina che non sono coperte da quella telecamere di sorveglianza che invece in più occasioni e anche in un recente passato hanno permesso agli agenti della Polizia locale di individuare, identificare e soprattutto sanzionare quei “furbetti” che sistematicamente abbandonavano i loro rifiuti sui marciapiedi, a volte anche in maniera beffarda davanti ai centri di raccolta dei vari quartieri cittadini, incuranti se non addirittura ignari delle telecamere di sorveglianza.