MANTOVA Allerta smog rientrata momentaneamente, ma il rinforzarsi dell’anticiclone come risulta da previsioni meteo per i prossimi giorni, se da un lato porta il bel tempo e un anticipo di primavera, non promette nulla di buono a livello di inquinamento. Di fatto si tratta di una conferma del trend di quest’anno dal quale si evince che la qualità dell’aria nel Mantovano (così come in buona parte delle province della Pianura Padana) è peggiorata enormemente rispetto all’anno scorso. Nel periodo che va dal primo gennaio al 7 febbraio, il numero di giorni in cui è stata superata la soglia di rischio di 50 µg/m³ di Pm10 è triplicato rispetto al 2023 al livello regionale. Non è triplicato il dato di Mantova, ma il confronto dei giorni di superamento del limite di Pm10 è comunque aumentato di un terzo rispetto allo scorso anno, passando dai 12 giorni di superamenti al 7 febbraio 2023 ai 17 della stessa data di quest’anno, cui vanno aggiunti altri due giorni oltre i limiti per un totale di 19 giorni sui 43 censiti dalle centraline Arpa presenti in città. Nello specifico: la centralina di via Ariosto ha registrato 18 superamenti quest’anno, contro i 19 registrati in Sant’Agnese e piazzale Gramsci. L’Organizzazione Mondiale della Sanità concede un limite annuale di 35 giorni di superamenti: in pratica abbiamo consumato in poco più di un mese l’inquinamento normalmente concesso in sei mesi. Lo scorso anno a Mantova la soglia dei 50 µg/m³ di Pm10 è stata superata per 62 giorni; quest’anno si prevede che le cose andranno peggio, con buona pace delle misure anti-smog di primo, secondo, terzo livello e anche oltre.