MANTOVA – Ha sfondato con un sasso e poi a calci il vetro della porta dell’ufficio dell’area di servizio Agip di viale Piave, ferendosi. Una volta dentro ha cercato dei soldi che non ha trovato, quindi ha tentato di aprire i forzieri delle colonnine del self-service, senza riuscirci. Non gli è andata meglio al bar del Mamu, dopodiché si è diretto alla farmacia di piazzale Gramsci. Tutto questo percorso facilmente ricostruibile grazie alle tracce di sangue lasciate dal ladro che l’altra notte ha colpito in città. La notte brava di un ladruncolo sulle cui tracce, nel vero senso della parola, ci sono i carabinieri di Mantova, è iniziata tra l’una e le due di martedì scorso, quando si è presentato nell’area del distributore Agip di viale Piave armato di un grosso sasso che ha usato per mandare in frantumi il vetro della parte inferiore della porta dell’ufficio. Per completare l’opera ha poi preso a calci i pezzi di vetro che penzolavano, tagliandosi un po’ dappertutto: impresa immortalata dalle telecamere dello stesso distributore. Così tutto insanguinato si è messo a frugare all’interno dell’ufficio spargendo gocce di sangue ovunque: sul pavimento, sulle sedie e sui tavoli. Sul registratore di cassa in cui ha cercato degli spiccioli che non c’erano, sull’interruttore della luce che ha acceso per vederci e per farsi vedere meglio dalle telecamere, sull’armadietto del pronto soccorso e sul cassetto dal quale ha preso delle chiavi per aprire i self-service. Altro sangue all’esterno e altto colpo fallito. Seguendo il gocciolamento di sangue che nemmeno in un quadro di Jackson Pollock i carabinieri sono arrivati al bar del Mamu, dove il ladro insanguinato ha tentato un altro colpo andato a vuoto. Infine dopo un chilometro di sanguinamento il ladro è arrivato alla farmacia di piazzale Gramsci: almeno bende e cerotti. Carabinieri sul posto con il titolare del bar alle 4.30 di martedì: acquisito il video del tentato furto e repertate le tracce di sangue da inviare al Ris.