Rugby Serie A Elite – Wagenpfeil: “Viadana, alziamo l’asticella”

Juan Wagenpfeil
Juan Wagenpfeil

VIADANA E’ partito il conto alla rovescia che porterà il Rugby Viadana al primo match di campionato in programma sabato, allo Zaffanella (ore 15.30), contro Le Fiamme Oro. La squadra giallonera si presenta ai nastri di partenza con i gradi di vice campione d’Italia e porta in dote dalla scorsa stagione tre leader: Locatelli, Jannelli e Wagenpfeil. Tre capitani con caratteristiche ben differenti, atleti molto considerati nell’ambiente giallonero, ma solo Juan Wagenpfeil è passato per il vivaio e quindi ha avuto modo di maturare una sintonia quasi biologica con lo Zaffanella in quanto è giunto in riva al Po da giovanissimo e proprio lui, nella recente partita di Coppa Italia contro i Bersaglieri, è sceso in campo da “graduato”. La sconfitta con Rovigo appartiene ormai al passato, ora è d’attualità il campionato di Serie A Elite ormai alle porte. Ne parliamo proprio con il flanker dei leoni viadanesi.

Juan, le Fiamme Oro subito alla prima, che tipo di partita vedremo?
«Sarà una partita con un ritmo maggiore rispetto alla Coppa Italia e ci sarà molto più gioco, come succede di solito contro la squadra romana. Credo che sarà una gara molto bella da vedere allo Zaffanella e spettacolare per l’idea di rugby che abbiamo sia noi che loro».
Qual è il punto forte dei Poliziotti?
«Hanno cambiato allenatore, ma so che amano il rugby molto giocato, poi dipende anche da chi sarà schierato come mediano d’apertura; se gioca Canna sappiamo che muove molto la palla e che alza tanto il ritmo della squadra, inoltre sono molto fisici e tutto questo aumenterà l’interesse della partita. Dobbiamo pensare a noi stessi e fare subito punti in casa».

Cosa è mancato nel secondo tempo del match contro Rovigo?
«Il cartellino rosso preso dopo un quarto d’ora ha inciso, ma dopo l’analisi fatta abbiamo visto che il problema maggiore è stato il poco cinismo in attacco e il mancato sfruttamento delle opportunità da meta che abbiamo costruito. Dopo i primi quaranta minuti eravamo 13 a 8 e potevamo andare negli spogliatoi con un vantaggio ben più largo».
Sei uno dei leader della squadra, pensi che si possa ripetere una stagione come quella passata?
«Certo che possiamo ripeterci, ma il nostro obiettivo è fare meglio. Ciò significa tornare in finale, ma stavolta vincere. Il gruppo staff-giocatori è in gran parte lo stesso e siamo rimasti molto uniti».
Avete cambiato qualcosa nel metodo di lavoro, aggiunto novità?
«No, nessun cambiamento radicale, se non alzare l’asticella su ogni cosa che facciamo proprio per raggiungere l’obiettivo che ho accennato prima. Questo è ben chiaro a tutti, ora non ci resta che trasformare le intenzioni in fatti sul campo».