Zanchi: dietro il successo internazionale, l’artigianalità e la qualità della materia prima

La sede dell'azienda

L’azienda di Bozzolo trasforma
il corno in pezzi unici, elementi artistici richiesti in tutto il mondo

BOZZOLO – Era ancora un bambino, Giovanni Zanchi, classe 1936, imprenditore di spicco originario di Bozzolo, quando scoprì di avere un certo talento e la giusta passione per la lavorazione del corno naturale; ingredienti che anni dopo, lo portarono a fondare una delle aziende di lavorazione e trasformazione del corno, più richieste a livello internazionale nell’ambito dell’alta moda, del design e dell’arredo. Riavvolgendo però il nastro della storia, – una storia che raccontiamo sempre con molto piacere – possiamo di certo affermare che le origini di questa incredibile impresa hanno fondamenta semplici e genuine. Tutto ha avuto inizio, lo ricordiamo, da un pesciolino, in corno, naturalmente. Giovanni si trovava a casa di una zia. Allora andavano di moda, come soprammobili, manufatti in corno raffiguranti per lo più animali. Un pesciolino cade e la coda si spezza. La zia invita il piccolo Giovanni, che allora aveva 13 anni, a ricorrere alle sue doti manuali per riparlarlo e il giovane accetta la sfida. Poco alla volta, però, quella scommessa si trasforma in qualcosa di molto più grande, un sogno. E dal sogno la realtà. Il piccolo ma ingegnoso Zanchi, ormai adulto, grazie anche al supporto, in primis della mamma Margherita Beduschi , dei fratelli Francesco e Giuseppina Zanchi e poi della moglie Alessandrina Simonazzi dà così vita a quella che oggi è Zanchi Giovanni snc, un’azienda leader nella lavorazione del corno naturale, i cui prodotti sono tuttora richiesti da brand di grande prestigio quali Gucci, Ralph Lauren, Ferragamo, Max Mara, Cucinelli, Cavalli, Bulgari, Louis Vuitton, Valentino e molti altri. Il materiale primario utilizzato e selezionato, il corno di bufalo indiano, bue africano o cervo europeo, viene importato direttamente dai paesi nativi, poi modellato con grande cura per tirare fuori, da un prodotto apparentemente indomabile, meravigliose sfumature. A portare avanti, l’arte e la tradizione del papà e del nonno vi sono oggi i figli Maurizio, Marco e Cristina, insieme ai nipoti, Anna e Paolo Zanchi e Manuel Sarzi Sartori. Ebbene, come avrete potuto immaginare, una lunga storia familiare e imprenditoriale che si mantiene viva e concreta grazie a un filo conduttore per nulla banale: il lavoro artigianale. «Questo è il denominatore comune che ha accompagnato tutte le ere della Zanchi snc. – racconta Paolo Zanchi, nipote del fondatore – Durante tutto questo tempo ne sono cambiate di cose: dagli elementi di arredo si è passati agli accessori di alta moda e ora il mercato è diventato ibrido, ma il filo conduttore è sempre lo stesso, l’artigianalità e la ricerca di una qualità sempre migliore». A tal proposito, l’azienda di Bozzolo, per la prima volta sarà presente all’esposizione fieristica di spicco internazionale che si terrà a febbraio a Milano, Milano Unica, per presentare il proprio campionario e la propria maestria. «Alla fiera di Milano saremo presenti per mostrare i nostri accessori moda: – racconta Paolo Zanchi – bottoni, fibbie, bijoux e tanti altri elementi. Le nostre creazioni sono anticonvenzionali e ricercate, per tale motivo frequentiamo spesso fiere di questo livello, per mostrare le nostre lavorazioni nel mondo».