ASOLA – Dopo la richiesta di ampliamento dell’allevamento di suini dell’Azienda della Bassa Bresciana a Seriole di Asola che prevede un incremento di 2880 capi, ovvero il raddoppia della concessione esistente, arriva il netto “no” di Alleanza Verdi Sinistra: «La provincia di Mantova con circa 1,1 milioni di suini allevati è la seconda in Lombardia per numero di capi allevati e questo comporta un grave problema ambientale con aggravamento delle emissioni e peggioramento della qualità dell’aria – spiega l’esponente di Avs Norina Daffini – Ad Asola, al momento, secondo il sistema informativo zootecnico, esistono già un totale di 15.583 capi allevati contro una popolazione residente di 9.870 abitanti residenti. Questo è un dato paradossale ed insostenibile. Se si elaborano i dati incrociando quelli della Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica con quelli dell’Istat sulla popolazione, a Mantova si arriva ad allevare più di 18 capi per ogni abitante. Una quantità insostenibile per qualsiasi territorio e che deve essere assolutamente ridimensionata in diminuzione piuttosto che aumentata. Come è noto gli allevamenti, Brescia, Mantova e Cremona hanno la più alta concentrazione di emissioni di ammoniaca d’Italia perché queste tre province ospitano 373 allevamenti intensivi su un totale di 462 in Lombardia tra polli e maiali e che sono, come da dati ormai consolidati, i maggiori responsabili di emissioni nell’aria di NH3, cioè ammoniaca».