MANTOVA Cronache di una morti invisibili. Come quella di Sadak El Mati, 55enne marocchino trovato senza vita nel pomeriggio dello scorso 8 gennaio in via Goia, riverso nella sua auto che da diverso tempo era diventata la sua casa. Sadak però non è stato il primo morto “invisibile” di questo 2025 a Mantova. La mattina del giorno dell’Epifania in vicolo di Mezzo Vladimiri Podkamenny, 61enne ucraino era morto carbonizzato nell’incendio del suo letto causato da una stufetta elettrica troppo vicina alle coperte, con la quale l’uomo, che da anni viveva da solo, cercava di riscaldare l’appartamento in cui abitava. Poche decine di metri più in là in via Cavriani, qualche mese prima: in una torrida sera di agosto viene scoperto in un sottotetto usato come stenditoio un cadavere in avanzato stato di decomposizione. È un 53enne che abitava nello stesso palazzo e della cui assenza nessuno si era accorto, di cui nessuno si ricordava nemmeno più.